É stata molto partecipata la due giorni dedicata allo scompenso cardiaco nell’ambito del congresso “Appuntamento col cuore” che si è tenuto nella sala congressi dell’aeroporto di Olbia, Oltre 100 figure della sanità gallurese e non, tra medici di medicina generale, cardiologi, pneumologi, diabetologi, endocrinologi, ospedalieri ed infermieri hanno dibattuto intorno al tema.
In buona sostanza è emersa la necessità di lavorare su piattaforme condivise per la gestione ottimale e la presa in carico del paziente. Un processo che dovrà avvenire con l’ausilio della telemedicina utile anche in materia di prevenzione, diagnosi e trattamento dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.
L’evento che ha riscosso successo anche nella parte dedicata agli aspetti legali della legge Gelli-Bianco, ha registrato il clou sabato mattina quando si è affrontato il tema della comunicazione e delle emozioni con un intenso, importante e costruttivo scambio di opinioni tra tutti i partecipanti.
L’intervento del presidente dell’ordine dei medici Nicola Addis conoscitore delle criticità della ASL Gallura è stato incentrato sull’attuale drammatica mancanza di medici e personale sanitario, non risolvibile prima di 10 anni con l’urgente abolizione del numero chiuso in medicina.
Per il sindaco Settimo Nizzi non ci sono dubbi: “Sarebbe il caso di tornare all’eliminazione del numero chiuso nel corso universitario di medicina”.
Presente il direttore sanitario della Asl si Olbia Raffaele De Fazio “L’evento patrocinato e voluto dall’ASL Gallura ha come mandato dell’azienda la formazione e anche la ricerca di nuovi modelli/rete tra ospedale e territorio funzionante, il nostro moto sarà ‘a te ci pensiamo noi’, il nostro paziente non dovrà essere più lasciato a se stesso, ma dovrà essere governato, seguito, preso in carico, questo è il mandato che abbiamo definito con il dott. Sanna Gianluca (organizzatore dell’evento)”.
Per Marcello Acciaro, direttore generale della ASL di Olbia “Superato il periodo infernale dell’estate, il cambiamento dell’organizzazione toccherà tutti i settori ed troveremo le soluzioni attraverso i piani di assistenza individuale e percorsi diagnostici terapeutici ed ognuno di noi sarà collegato all’interno da una rete e di un sistema prendendo in carico le persone, Noi siamo una comunità – ha detto Acciaro – supereremo la logica delle canne d’organo e cominceremo a trasversalizzare perché sappiamo dove vogliamo arrivare”.
Acciaro ha ribadito che “non esiste un supermercato dei medici. Il prossimo anno andranno in pensione 40.000 medici (100.000 i medici presenti in tutto il Paese). Lavoriamo tutti in condizioni difficili, abbiamo meno posti letto, meno medici, per l’estate dovremmo avere ospedale da 1.500 posti letto, lo abbiamo, invece, da 250. Noi vogliamo essere diversi per uscire dalla situazione difficile con capacità, forza e coraggio”.
A fine lavori grande soddisfazione è stata espressa dal responsabile scientifico, il cardiologo Gianluca Sanna che ha sottolineato “l’importanza forte di costruire una alleanza interdisciplinare strategica che crei un legame, nel rispetto dei ruoli, tra i professionisti del territorio e dell’ospedale per sviluppare ulteriori sinergie, mantenendo al centro sempre il paziente”