★VIDEO★ PALAU 24 settembre 2024 – L’imprenditore Emanuele Ragnedda, 41 anni di Arzachena, ha confessato l’omicidio di Cinzia Pinna, la 33enne di Castelsardo scomparsa l’11 settembre a Palau. Davanti al procuratore di Tempio Pausania Gregorio Capasso e ai Carabinieri, l’uomo ha reso dichiarazioni decisive che hanno portato al ritrovamento del corpo: il cadavere è stato trovato nella sua tenuta di Conca Entosa, in comune di Palau.
Accanto a Ragnedda, che si è affidato alla difesa dell’avvocato Luca Montella, risulta indagato anche un 26enne milanese residente ad Arzachena, assistito dagli avvocati Antonello Desini, Nicoletta e Maurizio Mani.
Secondo la prima ricostruzione, confermata dalle immagini di una telecamera di sorveglianza, la sera della scomparsa la giovane sarebbe salita nell’auto di Ragnedda. Da quel momento non si sono più avute notizie. Nei giorni successivi la sorella aveva diffuso un appello sui social per rintracciarla, fino al drammatico epilogo di oggi.
Nella mattinata, i Carabinieri del Ris di Cagliari hanno eseguito accertamenti tecnici irripetibili nella tenuta di Conca Entosa. All’interno sarebbero state individuate significative tracce ematiche, ora sottoposte ad analisi per accertarne la provenienza.
Ragnedda è stato bloccato nella villa di famiglia a Baja Sardinia. Per raggiungerla avrebbe utilizzato un gommone successivamente ritrovato danneggiato. Sull’altro indagato hanno preso posizione i difensori: “Il nostro assistito e l’indagato per omicidio non erano amici – hanno dichiarato i legali – ma avevano un rapporto di mera conoscenza. Non lo ha frequentato nei giorni della scomparsa e, per quanto ci risulta, non conosceva la ragazza. Non comprendiamo perché sia stato coinvolto”.
Le indagini, coordinate dalla sostituta procuratrice Noemi Mancini, proseguono ora con l’esame dei telefoni cellulari sequestrati e di un’arma da fuoco trovata durante le perquisizioni. Nel pomeriggio dalla Caserma di Palau Emanuele Ragnedda è stato portato nella cella di sicurezza della Caserma Mura di via Degli Astronauti di Olbia e da qui al carcere di Nuchis a disposizione dei magistrati. Di seguito il video della giornata con le dichiarazioni dei legali.
































