
Il rilancio dell’economia e dell’occupazione passa attraverso la realizzazione della Cittadella dell’Artigianato. Ne sono convinti i promotori dell’iniziativa approdata all’APAN Sardegna, l’Associazione Piccole e Medie Aziende, che ha indetto una conferenza stampa per illustrare l’idea progettuale di Giuliano Carzedda. “Ci sarà lavoro per 800 persone – ha assicurato il promotore durante l’incontro con i giornalisti – e rappresenterà un centro unico in tutta l’isola”. La cittadella si compone di case – botteghe che ospiteranno fino a 125 artigiani. Nell’area che sviluppa per oltre 11 ettari è previsto un hotel tradizionale e una sorta di albergo diffuso con una capacità stimata di circa 2.000 persone.
Nel business plan si legge di un investimento previsto di 70 milioni di euro di cui 15 milioni a fondo perduto e 55 milioni da rimborsare in 3 anni ricavati dalle vendite delle unità immobiliari agli artigiani e agli altri operatori insediati. Carzedda ha in mente un un partenariato pubblico – privato con il Comune di Olbia e la Regione Sarda attraverso la Sfirs. L’area individuata si trova alla base del Monte Plebi, in terreni (attualmente agricoli) collocati in zona Santa Lucia alle spalle dell’insediamento commerciale della Basa ma non si escludono anche altre possibilità. La Cittadella dell’Artigianato, recepita del Programma di Sviluppo 2010/2014 dalla precedente Giunta regionale, è stata oggetto di una nuova richiesta indirizzata al governatore Pigliaru nell’ambito del nuovo PRS 2015/2019.
L’argomento legato alla Cittadella dell’Artigianato, inserito nell’ordine del giorno di uno degli ultimi Consigli comunali di Olbia e non ancora discusso, è stato presentato ai giornalisti, oltre che dal promotore Giuliano Carzedda, anche da Gian Franco Seddone, direttore di APAN Sardegna e dall’architetto progettista Gian Carlo Cocco.