Tre giorni da paura: l’edizione 2018 di S’Iscuru partirà a Olbia lunedì 29 ottobre e si concluderà mercoledì 31 ottobre, giorno di Halloween. La manifestazione tinta di nero prevede un programma molto articolato, animato da centinaia di personaggi e protagonisti vari: oltre a mostri e fantasmi, sono in fase di allestimento una “Area rossa” in via Olbia e una “Area zombie” in via Romana.
Proprio l’area zombie è la grande novità di questa seconda edizione di S’Iscuru, con i vicoli del centro storico che saranno invasi da affamatissimi morti viventi che “daranno vita” a un parco giochi in versione horror. Spazio anche a concerti, sfilate, parate in maschera, con majorettes, giocolieri, la banda musicale e la sfilata di maschere tradizionali sarde. A contorno, fuochi d’artificio al Molo Brin e l’Area kids in via Porto Romano.
Un’altra novità di quest’anno sarà il coinvolgimento del liceo artistico “De André”: 21 studenti stanno lavorando all’allestimento generale insieme ad alcuni docenti e agli organizzatori. La collaborazione è stata attivata tramite un progetto di alternanza scuola-lavoro.
“S’Iscuru, oltre a rappresentare un evento originale per la città, sta dimostrando una capacità di interazione unica nel suo genere, sia attraverso la promozione delle sue mascotte per le vie del centro che, soprattutto, con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di studenti del liceo artistico per il progetto di alternanza scuola-lavoro – conferma Marco Balata, assessore comunale al Turismo -. Questa è la grande novità di questa edizione, un laboratorio creativo a cielo aperto che sta offrendo un’occasione importante per i ragazzi che hanno risposto con entusiasmo all’appello”.
“Non potevamo che ripetere questa manifestazione, visto il grande appeal generato lo scorso anno – sottolinea Marco Balata -. L’evento persegue l’obiettivo dell’amministrazione di sviluppare progetti che vadano oltre l’interesse locale, di più ampio respiro e che vengano associati alla destinazione. Le potenzialità turistiche del nostro territorio possono andare oltre il turismo prettamente balneare, per abbracciare un target sempre più ampio”.
Il programma:
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