★ VIDEO ★ La più grande rivoluzione della storia del porto di Olbia, secondo l’agenda del presidente del sistema portuale sardo, Massimo Deiana, partirà subito. Entro quest’anno cominceranno le opere di dragaggio per assicurare più fondale a tutta la canaletta mentre dal prossimo, se tutto andrà secondo i piani, verrà realizzata una “corsia in mare esclusiva per le barche da diporto” (a regime saranno circa 5 mila!) che eviterà pericolose interferenze con il traffico marittimo. Sul piano strutturale resta in piedi il progetto di abbattimento delle sopraelevate sul mare che verranno sostituite da due sottopassi mentre sul piano di sviluppo, il presidente annuncia l’approvazione dell’investimento top quality dei cantieri SNO (ex Palmera) per 60 milioni di euro.
In poche parole, nel giro di circa un lustro, il porto di Olbia sarà completamente diverso rispetto a quello di oggi. Non è fantascienza né un volo di Pindaro ma un programma di eventi/investimenti contenuti nella nuova strategia del porto passeggeri n.1 in Sardegna anticipato a Olbianova nell’intervista in fondo all’articolo.
Ritorneremo sugli argomenti per capire meglio come cambierà lo stesso concetto di attività portuale da qui a 5 anni ma è importantissimo coglierne la visione ora, proprio nella fase in cui le municipalità dell’intero territorio gallurese devono necessariamente guardare avanti, oltre la crisi pandemica. Tirato in ballo dal sindaco di Olbia, Settimo Nizzi, nel corso dell’intervista rilasciata ieri a Olbianova, Deiana risponde anche sul nuovo progetto cantieristico di Cagliari e arriva a “benedire” i nuovi investimenti di settore annunciati dal Cipnes a Cala Saccaia. Di seguito l’intervista a Massimo Deiana, Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna ►