Carlo Iervolino, 40 anni, di Olbia, è l’imprenditore morto al Giovanni Paolo II di Olbia, dove era ricoverato nel reparto di Rianimazione dopo aver contratto la malaria durante un viaggio a Zanzibar. Il collegio medico della ASL ha accertato la morte cerebrale.
Sembrerebbe che dopo alcuni giorni dal suo ritorno in città dalle isole africane, Carlo Iervolino avesse manifestato una leggera febbre, inizialmente scambiata per una banale influenza. Purtroppo, le sue condizioni sono peggiorate fino al ricovero, avvenuto mercoledì mattina. La ricostruzione da parte dei medici, unita alle informazioni sul suo recente viaggio in Africa, ha fatto scattare l’allarme, portando a classificare il caso come malaria.
Nel pomeriggio i medici hanno avviato la procedura di accertamento di morte cerebrale, per verificare se il 40enne si trovasse in una condizione irreversibile. Si tratta di una procedura che, per legge in Italia, dura almeno sei ore. Poi l’epilogo di una storia tragicamente segnata fin dal momento del ricovero.
La notizia della morte di Carlo Iervolino, stimato imprenditore, figlio degli industriali Bianca Pinna e Gianni Iervolino, quest’ultimo anche editore di Cinquestelle TV scomparso tre anni fa, ha scosso profondamente la comunità olbiese.