OLBIA. Si è spento questa mattina presso la RSA di Padru Amedeo Murru, 66 anni, Carabiniere in pensione. Il 10 marzo del 2020, con l’Italia in lockdown da poche ore, fu investito in via Roma mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali.
Amedeo era appena uscito di casa con in mano una busta di asparagi colti nella sua campagna. Li doveva dare a qualcuno ma non arrivarono mai a destinazione. Un’auto lo centrò in pieno scaraventandolo a una decina di metri. Da quel momento la sua vita cambiò per sempre.
Per le terribili ferite riportate entrò in coma e dopo una settimana fu trasferito a Cagliari. Al suo risveglio non fu più lo stesso. Le inguaribili lesioni cerebrali lo fecero regredire al punto che quando la moglie, dopo oltre un anno di cure da un ospedale all’altro, riuscì a trasferirlo nella Residenza assistita di Padru, Amedeo si trovò ad affrontare una vita nuova con tutte le estreme limitazioni della sua condizione. Fino a questa mattina quando è spirato al termine di una lunghissima e travagliata serie di malattie conseguenti al suo investimento.
Amedeo Murru, prima di quel terribile incidente, una volta lasciato il servizio attivo, aveva trovato nel volontario una ragione di vita. “Era sempre disponibile e tutti lo ricordiamo come un uomo di grande generosità – dice Tore Acca, presidente dell’Oftal regionale -. Lo si poteva chiamare in qualsiasi momento, anche in piena emergenza, e lui si presentava sempre”.
Amedeo aveva un cuore grande e aiutava chiunque ne avesse bisogno, sempre col sorriso e con grande rispetto per il prossimo, ha lasciato il volontariato suo malgrado. Non lo avrebbe mai fatto.
I suoi amici che condividevano con lui i viaggi a Lourdes, le attività al mare durante le colonie estive e le decine di iniziative invernali, lo saluteranno insieme alla moglie e ai parenti, domani, giovedì 22 settembre, alle 11:15 nella chiesa della Sacra Famiglia a Olbia.