Si fa fatica a credere che quel verbale che abbiamo visto questo pomeriggio sia reale ma, purtroppo, lo è. E ora la questione è nelle mani del sindaco. Intanto, per quanto riguarda la Pasqua, la città di Olbia passerà alla storia, non per la bellezza dei riti della Settimana Santa ma per un clamoroso verbale di 5,015,00 (cinquemilaquindici euro!) affibbiato ad un ragazzo di 21 anni (S.M., ci ha chiesto di non rivelare le sue generalità) che, in prossimità della Domenica della Passione, vendeva ai fedeli foglie di palma intrecciate pronte per la benedizione. La contravvenzione firmata da un indomito e inflessibile agente della Polizia Locale di Olbia è stata consegnata a mano alla mamma dell’intrecciatore “abusivo”.
Con questo atto che fa parte di un esemplare da iscrivere nel poco edificante campionario delle assurdità, non solo si è colpito maldestramente un giovane disoccupato (uno solo tra decine di giovani “artisti dell’intreccio”!) che, con la vendita delle palme voleva comprarsi una paio di scarpe da tennis, ma si va a colpire un’antica tradizione che in città si perde nella notte dei tempi. Intere famiglie di fioristi, infatti, hanno venduto palme intrecciate per diverse generazioni. Lo stesso giovane aveva imparato l’arte dell’intreccio dalla mamma e dallo zio.
Aggiungiamo anche che le 13 palme rimaste nella scatola, per le quali il 21enne aveva lavorato quasi tutta la notte, sono state sequestrate dallo stesso agente che gli ha fatto la contravvenzione contro il commercio abusivo! Chi crede nella reincarnazione dirà che il Vigile Urbano di Olbia aveva già partecipato nelle vesti di un centurione romano all’ingresso di Cristo a Gerusalemme, quando il Redentore fu accolto da un’immensa folla festante che agitava rami d’ulivo e palme. Certamente quella scena non gli era andata giù e forse da allora, attraverso vite successive, meditava vendetta.
Ora si attende la risposta del sindaco Giovannelli che ha ricevuto, come prevede la legge, il ricorso protocollato da parte del ragazzo. Intanto il tempo passa e il termine di 60 giorni fissato per pagare l’ammenda sta per scadere. Con quel verbale di 5 mila euro, il Vigile Centurione, giusto per stare in tema, ha messo in croce il ragazzo e un’intera famiglia che non potrà pagare quell’incredibile e ingiustificabile contravvenzione. Amen.