Dagli spogliatoi. Dopo un’altra disastrosa partita mister Greco si presenta in sala stampa e onestamente – da uomo di calcio – ammette le proprie responsabilità poi va via.
Queste le sue dichiarazioni: “Chiedo scusa al direttore, al presidente e alla città: quando succedono queste cose la responsabilità è solo mia, e non lo dico perché devo recitare la parte ma perché ritengo che sia così. Mi dispiace tanto, perché in testa avevo altre cose. Mi viene da dire solo questo, mi prendo tutte le responsabilità perché quando arrivano prestazioni come quella di oggi è giusto così. Poi, avremo modo di lavorare come credo io, e sono convinto che la squadra otterrà quello che deve ottenere. Solo questo. Grazie”.
I commenti sulla partita odierna vengono affidati alle parole del presidente Alessandro Marino che stringato ma chiaro dice “Le ultime due prestazioni sono state inaccettabili. In otto anni non sono mai stato così adirato nemmeno quando hanno sospeso il campionato per il covid. Tutti devono dare di più a partire da subito. C’è poco da dire serve solo pedalare. Faccio i complimenti al Pontedera per il campionato che sta facendo fino ad ora”.
La gente si chiede cosa si è rotto nella squadra che l’anno scorso ha finito il torneo in crescendo, con Ragatzu capocannoniere ed un girone di ritorno da zona play off. Dalla partita contro il Pineto in poi l’Olbia sembra un carillon rotto che non riesce più ad emettere un suono armonico e piacevole, troppi cambi di formazione – in parte dovuti ad infortuni – e troppi calciatori che sembrano fuori posizione, si percepisce un po’ di confusione che non aiuta a dipanare l’equivoco e la matassa di questa Olbia targata Leandro Greco.
Adesso si va incontro all’ultima gara del 2023 che si giocherà in quel di Ferrara poi si riprenderà nel 2024 ma la sensazione è che anche quest’anno i tifosi dell’Olbia non trascorreranno un buon Natale.