Otto tifosi sono ritenuti responsabili dei disordini verificatisi nel pomeriggio del 05 ottobre 2022 ad Olbia, presso lo stadio “Bruno Nespoli”, durante la gara di andata, nel pomeriggio del 23 ottobre 2022 a Sassari, presso lo stadio “Vanni Sanna” per la gara di ritorno, tra le formazioni della Torres Calcio e l’Olbia Calcio, incontri validi per il campionato nazionale di Calcio Lega Pro – Girone B, stagione 2022-23.
Durante la gara di andata tenutasi ad Olbia, un gruppo di tifosi dell’Olbia Calcio, prima di raggiungere l’ingresso della “Curva Mare”, ha tentato uno scontro fisico con sostenitori della Torres, situazione interrotta dall’intervento tempestivo delle forze dell’ordine.
Subito dopo, lo stesso gruppo, ricompattandosi, ha raggiunto l’accesso allo stadio e, con condotte intimidatorie e violente, ha forzato i varchi, impedendo agli steward l’espletamento dei regolari controlli di sicurezza.
Nella gara di ritorno, al loro arrivo, il gruppo di supporter della squadra dell’Olbia, giunto ai varchi di accesso alla curva ospiti dello stadio “Vanni Sanna” di Sassari, ha lanciato diversi fumogeni in direzione dell’ingresso dello stadio provocando una situazione di pericolo dovuta alla diffusione di una fitta coltre di fumo e calore, in luogo affollato e durante l’espletamento delle delicate operazioni di sicurezza di filtraggio degli spettatori operata dagli steward.
Inoltre, poco dopo l’inizio della gara, alcuni tifosi dell’Olbia esponevano in curva ospiti un grande striscione contenente frasi offensive ai danni della popolazione sassarese al fine intimidatorio e con scopo diretto a creare ostilità tra le due tifoserie, con pericolo per la sicurezza pubblica, considerato che lo stadio era quel giorno gremito. La Polizia che aveva rimosso e sequestrato lo striscione.
Infine, al termine della gara, un folto gruppo di tifosi della Torres Calcio aveva raggiunto la tifoseria dell’Olbia all’ingresso del proprio settore cercando di provocare uno scontro fisico con i sostenitori della squadra ospite brandendo minacciosamente le cinture con fibbie metalliche. L’azione violenta è stata ancora una volta interrotta dall’immediato intervento dei reparti delle forze dell’ordine schierati.
DASPO PER GLI OLBIESI. Per tali circostanze il Questore di Sassari, Claudio Sanfilippo ha emesso dei provvedimenti DASpo, di diversa durata. A quattro giovani ultras di età compresa tra venti e ventisei anni, tutti residenti in Olbia ed hinterland, della durata di un anno; per altri due tifosi di tre anni e per un ultimo tifoso, in passato già sottoposto ad altro Daspo del questore di Frosinone, sempre nell’ambito di altra gara in trasferta dell’ Olbia Calcio, è stato emesso nuovo Daspo per la durata di sei anni.
DASPO PER I TIFOSI DELLA TORRES. Altri Daspo sono stati emessi poi nei confronti di quattro supporters della Torres Calcio, di età compresa tra i venti e i quaranta anni, tutti residenti a Sassari. In particolare, per tre di costoro il provvedimento ha durata di tre anni e per l’ultimo, recidivo, anch’egli in precedenza sottoposto a Daspo dal questore di Nuoro, sempre nell’ambito di altra gara in trasferta della Torres Calcio, è stato raggiunto da nuovo Daspo della durata sette anni.
Con il provvedimento è stato disposto, per tutti, il divieto per la durata prescritta, di accedere ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive calcistiche, anche amichevoli, disputate, anche all’estero, dalle nazionali italiane, dalle squadre che militano nei vari campionati di calcio professionistico, semi professionistico e dilettantistico. Infine è stato vietato, durante la giornata delle gare, l’accesso o la sosta a tutti i luoghi interessati al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono alle competizioni.
La violazione dei divieti costituisce reato e consente l’arresto in flagranza del responsabile. Le indagini che hanno portato all’identificazione dei partecipanti ai disordini e le seguenti attività istruttorie per l’emanazione ed esecuzione dei provvedimenti di Daspo sono state svolte dai funzionari ed agenti della Divisione Polizia Anticrimine e della DIGOS della Questura di Sassari. Sono in corso ulteriori indagini per l’identificazione dei restanti partecipanti ai disordini