L’unità cinofila specializzata nel contrasto al traffico di valuta, cosiddetta “cash dog”, attiva nell’aeroporto di Olbia, insieme ai finanzieri del Gruppo di Olbia, in sinergia con i Funzionari dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM), ha messo a segno l’ennesimo sequestro di contante illecitamente introdotto nel territorio dello Stato.
Il denaro non dichiarato, in possesso di un passeggero in arrivo dalla Francia con un volo privato, era stato occultato all’interno di una valigia al fine di eludere i controlli aeroportuali. Tentativo rivelatosi inutile di fronte all’infallibile fiuto del cane Grizzly.
Per il soggetto è scattata la sanzione prevista dalla vigente normativa valutaria (pari al 5% del denaro contante eccedente la soglia di 10.000 euro, ossia l’ammontare che può essere trasportato al seguito senza obbligo di dichiarazione agli uffici della Dogana).
Le unità cinofile antivaluta della Guardia di Finanza rappresentano una vera e propria specialità nel panorama dei controlli valutari: solo alcuni Paesi del mondo infatti sono dotati di tali ausili di ricerca e dalla loro costituzione hanno permesso di recuperare ingenti quantitativi di contante non dichiarato.
I “cash-dogs” delle Fiamme Gialle possiedono un grande olfatto e sono addestrati fin da cuccioli a riconoscere l’odore delle banconote nascoste, anche a distanza, nei veicoli o nei bagagli, occultate nei modi più singolari. Una formazione lunga e complessa durante la quale i cani, giocando, hanno imparato a fiutare il denaro.
La contestazione degli illeciti amministrativi valutari si colloca in un più ampio dispositivo di prevenzione e repressione delle violazioni in materia di movimentazione transfrontaliera di valuta e titoli di credito.