OLBIA. È passato un mese da quando ha danzato sulla Senna sopra piattaforme riempite d’acqua e insieme a oltre 300 colleghi ha portato l’eleganza della danza alla cerimonia d’apertura delle Olimpiadi di Parigi. Ventinove anni, olbiese, Riccardo Zuddas non riesce ancora a realizzare di aver preso parte a uno spettacolo così grande.
“È stata un’esperienza magnifica – racconta il ballerino professionista -. Benché sia abituato a gestire l’adrenalina, ricorderò per sempre l’emozione che ho provato prima di entrare in scena. Dovevamo muoverci insieme per creare schizzi ed effetti scenici con l’acqua nel momento in cui le delegazioni dei vari Paesi passavano davanti a noi, con il pubblico sugli spalti”.
Zuddas è esibito in “Synchronicité”, una coreografia che ha visto protagoniste diverse compagnie di ballo della Francia, tra cui quella per la quale lavora da cinque anni: l’Opéra National di Bordeaux. “Il nostro momento era programmato dopo Lady Gaga. Avevamo truccatori e stilisti e gli organizzatori ci incoraggiavano tantissimo. La pioggia, poi, ha amplificato l’emozione e ci ha dato una carica incredibile”.
Per arrivare alla cerimonia di Parigi è stato necessario superare, nove mesi prima, un’audizione. “Nei tre giorni che hanno preceduto il grande spettacolo – dice il danzatore olbiese – abbiamo lavorato duramente in un posto nascosto e isolato. Era un progetto ‘top secret’ perché la città in quei giorni era completamente blindata per questioni di sicurezza”.
Riccardo Zuddas vive attualmente a Bordeaux dopo aver lavorato al teatro San Carlo di Napoli per due anni e mezzo, all’Arena di Verona e per diverse compagnie di ballo con le quali ha girato l’Italia. “Mi sono diplomato come danzatore classico accademico al teatro dell’Opera di Roma all’età di 19 anni sotto la direzione di Laura Comi, dopo sei anni di studi. Spero tanto in un bel futuro che possa dare seguito a questo presente del quale sono molto soddisfatto e orgoglioso. Un grazie colmo d’amore va alla mia famiglia per avermi aiutato e sostenuto sempre. Mi piacerebbe diventare maître de ballet in teatro – dichiara -, quella figura che si occupa di far lavorare i danzatori durante le lezioni quotidiane, della preparazione degli spettacoli e delle tournée. Un domani vorrei ritornare nella mia città, Olbia, e aprire una scuola di danza nella quale formare talenti. Amo i bambini e i ragazzi, e il mio desiderio è quello di trasmettere loro la mia esperienza e incoraggiarli sempre”.