OLBIA. Una seconda vita per una barca che stava per essere demolita. È questa la storia che ha preso forma nei laboratori dell’Ipia Amsicora di Olbia, dove studenti e docenti hanno salvato un’imbarcazione storica trasformandola in uno strumento didattico d’eccellenza.
“Il restauro della barca è iniziato a febbraio, dopo che è stata acquisita a gennaio dalla Maddalena, ex scuola sottufficiali – racconta Antioco Tilocca di Cala dei Sardi -. La barca è stata dismessa e acquisita dallo Yachting Club Cala dei Sardi. L’idea iniziale era di coinvolgere la scuola, lavorare in sinergia e utilizzare la barca comepiattaforma didattica per i ragazzi del settore nautico”.
Un progetto che ha visto la collaborazione di diverse realtà del territorio. “La materia prima è stata fornita da amici di Olbia che sostengono queste iniziative. Gennai Nautica e Gamma Legnami hanno fornito le materie prime mentre Cala dei Sardi ha supportato finanziariamente il progetto” spiega Tilocca.
Il cuore operativo del restauro ha coinvolto direttamente gli studenti dell’Amsicora. “La manodopera è stata coordinata dal professor Ciro Punzo con gli studenti delle classi quarta e terza C del settore nautico.
L’imbarcazione avrà un utilizzo intensivo durante tutto l’anno. “La barca sarà utilizzata didatticamente e ormeggiata durante l’estate allo Yacht Club di Cala dei Sardi per uscite nel golfo di Cugnana. Durante l’inverno sarà collocata presso la marina della Sacra Famiglia ed sarà inclusiva per chi desidera allenarsi o partecipare a gare sotto l’insegna della Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso“.
Gli orizzonti del progetto guardano oltre i confini regionali. “Prevediamo anche trasferte sul continente dove si svolgono campionati specifici per questo tipo di imbarcazione, sperando di organizzare qualche tappa anche ad Olbia” conclude Tilocca.
“La sfida principale è stata affrontare lo stato terribile in cui si trovava lo scafo – dice l’insegnante dell’Ipia Amsicora -. Ci siamo posti l’obiettivo di farlo navigare nuovamente e, dopo una riunione con i ragazzi, abbiamo deciso di accettare questa sfida. Fortunatamente, ci siamo riusciti. Per quanto riguarda il varo tecnico della barca, non abbiamo ancora preso una decisione definitiva; speriamo di farlo entro dieci giorni”.
Punzo ha le idee chiare per i prossimi impegni: “Abbiamo ricevuto l’opportunità dalla Marina Militare della Maddalena per avere questo scafo e stiamo valutando la possibilità di riceverne un altro”.
Questo genere di palischermo può lavorare sia con remi che con vele; attualmente stiamo utilizzando i remi ma intendiamo utilizzare le vele per il prossimo progetto. Questo porterà anche a sviluppare nuove professionalità nel campo della veleria”.
