Si svolgerà sabato prossimo, 7 ottobre, la manifestazione organizzata a Roma dalla Cgil nazionale e da altre 100 associazioni, sotto lo slogan “La via Maestra, insieme per la Costituzione”.
Dal porto di Olbia parterranno 500 persone, di cui 200 della Cgil Gallura. La delegazione gallurese sarà composta da lavoratrici e lavoratori, dagli studenti dei licei classico Gramsci, scientifico Mossa e artistico De André, dell’Ipia, degli istituti Deffenu e Panedda, e dell’Università. Ci saranno anche i rappresentanti delle associazioni Anpi, Auser, Sunia, Associazione Donne Ucraine.
“Le ragioni della mobilitazione – spiegano da Cgil – sono: la difesa della democrazia italiana, la sanità e l’istruzione pubblica, la pace, il superamento del precariato, il rinnovo dei contratti, una riforma fiscale più equa, la difesa dell’ambiente. E contro l’autonomia differenziata proposta dal Governo Meloni.
Quest’ultimo punto è molto importante per la Sardegna e la Gallura. L’autonomia differenziata infatti rischia seriamente di privare l’Isola di risorse fondamentali per la sanità, l’istruzione, le opere pubbliche”.
Secondo Luisa Di Lorenzo, segretario generale della Cgil Gallura: “Il nostro è un territorio a vocazione turistica dove il lavoro c’è, sì, legato soprattutto al turismo e alla logistica, ma è un lavoro prevalentemente povero e precario.
Gli stipendi non sono assolutamente adeguati al costo della vita notevolmente aumentato – sottolinea la Di Lorenzo -. Questo soprattutto a Olbia, dove l’inflazione continua a essere elevata”. Secondo i dati Istat, a settembre 2023 era del 6.9% contro quella nazionale del 5.3%. Per i prodotti alimentari era dell’11,5% contro l’8.7% nazionale.
Olbia e la Gallura si mobilitano inoltre contro la legge sul dimensionamento scolastico, la Sanità e le Infrastrutture. “Con l’adeguamento ai parametri nazionali in Gallura corriamo il rischio di perdere autonomie scolastiche – dice Luisa Di Lorenzo – che comporteranno inevitabilmente perdite di posti di lavoro ma che porteranno anche all’impoverimento, nel tempo, dell’offerta formativa. La Gallura è un territorio in cui viene negato l’accesso alla sanità pubblica: liste d’attesa infinite e pronto soccorso la cui dotazione organica è insufficiente rispetto alle esigenze dei cittadini, in modo particolare nel periodo estivo”.
Secondo quanto dichiara il segretario generale della Cgil Gallura un altro capitolo “doloroso” per questo territorio è la “carenza di infrastrutture pubbliche, come strade, dalla Olbia-Santa Teresa alla Olbia-Tempio passando per Monte Pino, impedisce la coesione sociale della Gallura e della Sardegna tutta”.