Air Italy ha nominato Neil Mills, chief operations office, che a dirla in italiano, suona un po’ come capo supremo. Mills, infatti, riferirà al vice presidente esecutivo e avrà il ruolo di coordinare e dirigere tutte le funzioni della Società, in linea con gli indirizzi del Consiglio di Amministrazione.
“Diamo un caloroso benvenuto a Neil nel nostro team – dichiara Il vice presidente di Air Italy, Marco Rigotti nel comunicato ufficiale -. Il progetto della nuova Air Italy sta progredendo rapidamente e grazie a Neil ottimizzeremo le prestazioni commerciali, operative e finanziarie della compagnia, tenendo sempre a mente gli obiettivi strategici a lungo termine che vogliamo raggiungere”.
Neil Mills, un britannico sudafricano formatosi in particolare nell’area finanziaria e amministrativa, ha oltre 20 anni di esperienza nel settore dell’aviazione. La sua carriera in questa industria è iniziata nel 1997 con easyJet Limited, dove è rimasto per 12 anni in ruoli progressivamente sempre più rilevanti, fino ad assumere il ruolo di procurement director e membro del Management Board. Il suo ruolo più recente è stato, a partire dal 2016, di chief planning and strategy officer in Air Berlin, dove ha collaborato con il Consiglio di Amministrazione e gli Azionisti per ristrutturare la società.
Intanto, per quanto riguarda i timori di smantellamento della compagnia della sede di Olbia, ieri presidente di Air Italy Francesco Violante e il vice presidente Esecutivo Marco Rigotti hanno incontrato il governatore Pigliaru e l’assessore dei trasporti Careddu. I responsabili del vettore hanno illustrato il piano industriale di Air Italy a cominciare dall’hub presso l’aeroporto di Malpensa, da cui partiranno sia i collegamenti internazionali di lungo raggio sia i collegamenti in connessione con sei aeroporti del Centro-Sud Italia, fra i quali Olbia, che dalla stagione autunno-inverno 2018/19 verrà servita tutto l’anno.
Rispetto al progetto originario si prevede oggi uno sviluppo della flotta assai più marcato e con esso un effetto positivo sull’occupazione direttamente connessa al numero di aeromobili operativi.
Rigotti e Violente hanno chiarito che se da un lato la centralità della base di Olbia non è in discussione, dall’altro gli equipaggi e le attività manutentive di linea non possono che seguire il posizionamento della flotta. Più in generale, la base di Malpensa dovrà essere rafforzata al fine di accompagnare il dispiegarsi di un progetto tanto ambizioso, del quale sono già state date le prime notizie. Si pensi all’avvio dei voli quotidiani fra Milano e New York e dei voli settimanali per Miami, Bangkok e Mumbai.
I vertici di Air Italy si sono anche detti certi “che la professionalità e l’alto senso di appartenenza diffusi fra i collaboratori sapranno indirizzare nella giusta direzione, positiva e proattiva, anche quella parte minoritaria e fisiologica che tende a far prevalere lo scetticismo alla convinta e positiva presa d’atto della realtà.”