
La storia di quell’appartamento potrebbe ispirare la sceneggiatura di un sequel tipo: “Non entrate in quella casa” o “Poltergeist”. Perché al 3° piano della palazzina popolare di via Volterra a Olbia non ci sono mostri ma da quando è stata assegnata a Maria Luisa Salis nel 2003, è successo di tutto. La palazzina appartiene all’Area (Azienda Regionale per l’Edilizia Abitativa) e la signora ha più volte chiesto l’intervento dei tecnici che latitano. L’ultimo problema è la pioggia battente ma non all’esterno: proprio nel mezzo del soggiorno. Qui Maria Luisa è costretta a convivere con le sedie sul tavolo e i recipienti al centro della stanza.
Ecco le “demoniache presenze” che hanno accompagnato gli ultimi 12 anni della casa popolare ex “Ina”.
“Non arrivava acqua – racconta la signora – e abbiamo fatto, di nostra iniziativa, un allaccio (regolare ndc) al contatore, poi ci siamo occupati l’impianto elettrico perché era tutto in corto circuito e stavamo continuamente al buio. Nel 2008 , in piena notte, è venuta giù una pignatta nella cameretta che ha sfiorato mio figlio che dormiva. E ora piove dentro. Ho paura che prima o poi venga giù il tetto”.
Ha paura Maria Luisa e come darle torto. La sua abitazione è piena di trappole e per quanto si impegni per mantenere decorosa la casa, la struttura è vecchia e il tetto a solaio con le tegole appoggiate sul colmo in legno, non terrà a lungo. Ha richiesto l’intervento di Area,
Mentre ci mostra le foto della soffitta, ci raccontata di un altro fatto che si verifica ogni volta che il proprietario del piano di sotto accende il camino: “Vede il contatore – ci dice la padrona di casa mentre apre lo sportello – ogni volta che l’inquilino del primo piano accende il fuoco la mia casa si riempie di fumo”. Sembra incredibile ma è tutto vero. Il vano del contatore elettrico è stato collocato dentro la canna fumaria! “Si è incendiato ben tre volte”. Fuoco, acqua, black out, fumo e pezzi che crollano dal tetto. Aggiungiamo che durante l’alluvione del 2013 è andata sott’acqua la cantina al piano terra. Altro che intervento strutturale. Sempre per stare in tema, mentre lasciamo l’appartamento, siamo quasi più propensi a chiamare un esorcista. (Altre foto in fondo)