
Un olbiese di 35 anni ha raccontato ai Carabinieri di essere stato agganciato su Facebook da una certa “Eloiise” che, dopo pochi minuti di convenevoli lo ha invitato a seguirlo in una videochat su Skype. L’uomo, una volta collegato, si è visto invischiato in una specie di scambio virtuale di immagini pornografiche. In buona sostanza, dall’altra parte dello schermo, qualcuno lo ha registrato intercalando le immagini della sua faccia con un video porno di un uomo che si masturbava davanti ad una minore. “O mi dai 1.200,00 euro – gli ha detto la donna – o pubblico il filmato su You Tube e scrivo che sei un pedofilo”. In tutta risposta, l’olbiese da quel momento ha memorizzato ogni particolare dello scambio e questa mattina, dopo aver sporto denuncia alla Polizia Postale, si è recato nella caserma di Olbia per riferire anche ai Carabinieri quanto stava accadendo.
La “disinvolta” adescatrice, però, aveva fretta di chiudere la trattativa. Mentre l’uomo prendeva tempo e stava al gioco mostrandosi disponibile a pagare, la ricattatrice continuava a fargli pressing senza rendersi conto che i suoi messaggi venivano letti in tempo reale dagli stessi militari.
Poi, d’un tratto, la donna o chiunque fosse, deve aver subodorato qualcosa ed è scomparsa. In un istante si è volatilizzata su Skype e si è dissolta su Facebook. Di Eloiise non c’è più traccia da questa mattina. Gli inquirenti sono alla caccia dell’autore del ricatto. A quanto pare il profilo Facebook di Eloiise era già stato accettato tra gli amici di numerosi olbiesi. Al momento non si può escludere che qualcuno dei suoi contatti in città sia stato fatto oggetto di ricatti simili.