
Piazza Matteotti, pieno centro di Olbia. E’ l’una del mattino di venerdì 9 gennaio 2015. Dentro il bar Kebab che si affaccia sulla piazza comincia una rissa. In pochi minuti la scazzottata si sposta all’esterno. Il filmato mostra quanto le cronache hanno raccontato fedelmente con le parole. Pugni, calci, bastoni, bottiglie, forse anche spranghe di metallo. Tutto quello che si può usare contro l’avversario si usa. Un uomo prende un carrello portacasse e lo scaraventa contro la vetrata del bar. Un altro infila una mano nel contenitore di metallo della spazzatura, afferra le bottiglie vuote e comincia a scagliarle contro il locale e contro “i nemici”.
C’è chi assiste, forse uno del gruppo tenta di calmare gli animi, ma la rissa sembra non avere fine. Qualcuno si lascia andare per terra fingendosi ferito gravemente. Serve solo per riprendere fiato. Gli uomini si buttano per terra e si rialzano, si inseguono e continuano a picchiarsi uno con l’altro. A stento si riesce a definire le due fazioni. Non mancano neanche i “colpi di genio”. Uno dei protagonisti si butta contro un’auto di passaggio e finge di essere stato investito. La macchina si allontana e “l’attore” si rialza di scatto.
Per almeno 20 minuti la piazza della Trivenere, il monumento dell’artista olbiese Varalto, il salotto della città di Olbia è sotto il pieno dominio del gruppo. Se non c’è scappato il morto è solo perché è comparsa una volante della Polizia. A quel punto la scena si svuota di colpo. Chi può si allontana. Giungono anche i Carabinieri e infine i volontari del 118.
Il filmato ripreso da una finestra è una breve sintesi del Far West riportato sabato e domenica nelle cronache di carta stampata, televisioni e giornali on line di tutta la Sardegna: “Pakistani contro magrebini. Il bilancio è di 4 feriti”.
Il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli vede le immagini delle telecamere di sicurezza della piazza e lancia l’allarme al prefetto Mulas e al questore Errico. “Mi preme segnalare – scrive il primo cittadino – che la scorsa notte, una decina di cittadini extracomunitari ha scatenato una rissa di proporzioni inaudite nella centrale piazza Matteotti, ad Olbia”. La legge non dà al sindaco il potere di alzare il cartellino rosso come per l’arbitro di un incontro di calcio. Può solo chiedere ai due rappresentanti delle istituzioni che valutino la possibilità di espulsione per i protagonisti e la chiusura del locale dove tutto ha avuto inizio.
La città di Olbia, soprattutto la notte, è in mano a bande di facinorosi. Per questo motivo, nella stessa lettera Giovannelli aggiunge: “Colgo, infine, l’occasione per evidenziare ancora una volta – con forza – quanto sia necessario potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine in una città in cui la popolazione residente è in costante crescita, con un picco significativo di cittadini stranieri”. (Il filmato della rissa è in fondo all’articolo)