
Andrea Demuru, dello Studio d’Equipe, dopo aver incassato bacchettate e brutti voti in pagella per aver proposto un progetto alternativo da 4 in pagella firmata dal professor Marco Mancini, reagisce con veemenza e lancia strali contro il progetto del “maestro”. Per farlo dissotterra l’ascia di guerra, apparecchia il tavolo con la carte e chiama i giornalisti. L’operazione che presenta è semplice: sovrappone la carta del professore alla mappa della città di Olbia. Apriti cielo! A sentire il geometra, se il Comune dovesse adottare il progetto Mancini ci sarebbero circa 70 immobili a rischio di demolizione totale o parziale. La scoperta dello Studio d’Equipe è di quelle che, se confermata, potrebbe far tremare la stessa Giunta comunale.
Non fosse altro perché non solo nessuno ha mai parlato di demolizioni di case e manufatti disposti lungo i canali oggetto di allargamenti fino a 30 metri, ma anche perché lo stesso professore di Milano, nell’ultimo Consiglio comunale, aveva parlato di modesti lavori di adeguamento. Demuru non si limita a bocciare il quadro delle opere proposte da Manici ma contesta apertamente perfino i conti economici. Dal costo elementare del ferro, che secondo lo studio del professore costa 0,88 mentre il prezzo di mercato è di circa 2 euro, fino alla mancanza nel computo degli espropri, delle demolizioni, del rifacimento dei sottoservizi (fogne, condotte idriche, impianti elettrici e altre voci colpevolmente lasciate fuori.
Perfino lo spostamento di un traliccio dell’alta tensione che si porterebbe appresso circa 800 metri di cavo elettrico della 150 mila, non è stato quantificato. Insomma, secondo Andrea Demuru il progetto Mancini “fa acqua”, nel vero senso della parola, da tutte le parti. Per capirne di più abbiamo fatto una live cam con il geom. Demuru al termine della conferenza stampa tenuta questa mattina al Delta Center di Olbia. Il video è in fondo all’articolo.
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