
Il Tribunale di Tempio ha rigettato la richiesta di ispezione amministrativa della compagnia Meridiana, presentata dal procuratore di Tempio Pausania Domenico Fiordalisi che indaga sui conti della società e aveva depositato l’istanza a novembre. Secondo Fiordalisi i manager di Meridiana avrebbero gestito la compagnia depauperando il patrimonio a danno dei soci e dei creditori per favorire Air Italy, la compagnia acquisita nonostante Meridiana Fly avesse dichiarato lo stato di crisi.
“Si tratta di una decisione attesa per la quale esprimo soddisfazione – ha dichiarato il difensore di Meridiana, avv. Salvatore Sanzo – peraltro la società ha sempre fornito la massima collaborazione all’Autorità giudiziaria e sarà sempre disponibile a collaborare in ogni sede, pienamente fiduciosa della correttezza del proprio comportamento”.
Nel provvedimento depositato oggi, il Collegio del Tribunale presieduto da Gemma Cucca ha rilevato come «l’interesse pubblicistico» che avrebbe giustificato la richiesta del procuratore viene meno in assenza del «presupposto dell’attualità al momento dell’esercizio dell’azione». Così come illustrato nelle tre pagine della sentenza, i giudici hanno evidenziato come al momento della denuncia di Fiordalisi, Meridiana Fly non era quotata in borsa e non aveva neanche «azioni diffuse in maniera rilevante tra il pubblico», anche perché da tempo la società appartiene ad un unico socio, il fondo Akfed. Il tribunale ha pertanto ritenuto «irrilevante» che Meridiana Fly fosse stata quotata in borsa sino al 30 maggio del 2013.
Immediata la reazione del procuratore Domenico Fiordalisi che nelle prossime ore inoltrerà un reclamo alla Corte d’Appello di Sassari in quanto i giudici avrebbero violato il comma 2 dell’articolo 2409 del codice civile non avendo sentito in Camera di consiglio gli amministratori della compagnia aerea