
Non lo si può dire con certezza ma il sospetto che qualcuno avveleni i gatti del quartiere utilizzando prodotti letali simili alla stricnina è forte. I proprietari di animali domestici vivono nell’incubo che nel quartiere di Poltu Quadu a Olbia, in particolare tra la parte alta di via Modena e via Mestre possa aggirarsi un killer seriale capace di uccidere negli ultimi anni almeno una decina di gatti e anche un cane.
A sentire il racconto di alcuni abitanti della zona gli animali morti in circostanze sospette sarebbero molti di più. Dal conto, infatti, sarebbero esclusi i gatti e i cani senza padrone. L’ultima vittima certa risale alla settimana scorsa. Un micio tenuto in casa con tutte le cure è stato ritrovato agonizzante nel cortile con la schiuma alla bocca e con spasmi da irrigidimento muscolare.
Occorre dire che la stricnina al giorno d’oggi è difficilissima da reperire. In passato è stata usata anche come veleno per topi, volpi e altri piccoli animali vertebrati. L’avvelenamento di animali, da taluni ritenuti fastidiosi, potrebbe avvenire attraverso l’uso di esche o bocconi mischiati a prodotti utilizzati per l’agricoltura. Ovviamente per certificare l’avvelenamento occorre il referto di un medico veterinario e, in ogni caso, è importante segnalare l’accaduto attraverso una denuncia circostanziata alle forze dell’ordine.
A questo proposito è bene ricordare che l’uccisione di animali comporta per il colpevole salatissime multe amministrative e, soprattutto, la reclusione da 4 mesi a due anni.