
Dopo il quinto furto in pochi anni la signora Crasta perde la pazienza e se la prende con l’universo mondo. Il suo negozio di abbigliamento, Dada Sport, è stato preso di mira dai ladri che hanno sfondato la vetrata dell’infisso affacciato su corso Vittorio Veneto a Olbia. E’ accaduto intorno alle 2:00 della notte scorsa. Un passante in auto ha notato la vetrata in pezzi mentre le sirene dell’allarme, che ha funzionato perfettamente, deve aver costretto i ladri alla fuga. A dire il vero, una volta entrati, i malviventi hanno provato a distruggere la centralina ma hanno strappato una telecamera interna. Cercavano soldi. Hanno giusto fatto in tempo a rovesciare la cassa sul pavimento ma il frastuono ininterrotto ha finito per farli desistere. Apparentemente non hanno rubato nulla ma è presto per dirlo. Sono intervenuti i Carabinieri.
“Siamo in balia di delinquenti – dice la proprietaria che ha un diavolo per capello -. Qui in corso Vittorio Veneto siamo abbandonati a noi stessi. Non si vede altro che gente sbandata di ogni nazionalità che passa il giorno da un bar all’altro senza lavorare. Di cosa campano? Di furti e rapine”. Lo sfogo di Adriana Crasta è condiviso da chiunque si avvicini per una parola di solidarietà. “In ogni paese del mondo gli stranieri che non lavorano dopo un paio di mesi vengono rimpatriati. Qui avviene il contrario. Accogliamo gente cacciata dalla nazione dove è nata e qui vive di delinquenza favorita dalle nostre leggi che garantiscono impunità a tutti. Lo Stato è assente e in questo modo si fa complice di chi vive di prepotenza. Non ce la facciamo più.”
Un mese fa, esattamente di fronte al Dada Sport, Simone Sun, 21enne di Shanghai, titolare di un bel ristorante di specialità giapponesi, lo “Yume”, aveva subito una rapina mano armata da parte di un uomo che lo aveva atteso vicino alla sua auto alla chiusura del locale. Il malvivente, per costringere la sua vittima a dargli i soldi che aveva in tasca, lo aveva dapprima colpito al viso con il calcio della pistola e poi aveva esploso un colpo in aria. In Corso Vittorio Veneto oramai sono decisamente più numerose le attività prese di mira dai ladri rispetto a quelle che ancora hanno la fortuna di non essere state “visitate”. (Altre foto in basso)