
Perché il Piano Mancini sia efficace nella sua filosofia di opera concepita per la difesa della città nei confronti di eventi catastrofici come l’alluvione del 18 novembre 2013, prima delle vasche di laminazione e dei vari “scolmatorini” previsti per la captazione dei corsi d’acqua, si dovrà cominciare a preparare il campo con le demolizioni. In pratica, si entrerà nella fase operativa quando cominceremo a vedere in azione le ruspe che dovranno spazzare via alcune strutture che interferiscono con lo scorrimento idrico all’interno della città. Si chiamano “opre incongrue” e, senza alcun indugio, saranno cancellate.
Anzi, a vedere il progetto con la lente di ingrandimento, gli esperti dei vari studi che hanno di fatto in mano il futuro della città, hanno immaginato un’evoluzione della considerazione dell’elemento acqua che da nemico da tenere lontano, diventa risorsa da sfruttare anche dal punto di vista dei parchi urbani. In questa ottica la rivoluzione urbanistica che accompagnerà la realizzazione del Piano Mancini cambierà per sempre i connotati ad alcune zone critiche attraverso l’eliminazione di strutture e manufatti che hanno contribuito a rendere catastrofica l’alluvione del 2013. Vediamo le principali azioni che animeranno la prima fase.
Rimozione dell’attraversamento dello svincolo sulla foce del Riu Seligheddu. Si tratta della rampa che collega la sopraelevata di via Vittorio Veneto con la zona dello stadio Bruno Nespoli. La bretella, visibile nella foto di copertina, verrà totalmente demolita per eliminare il “tappo” dei corsi d’acqua vicino al mare.
Rimozione del sottopasso stradale in via Amba Alagi. Verrà eliminato il sottopasso stradale che sarà restituito al rio Gadduresu. In pratica l’attuale sottopassaggio verrà ricostruito per permettere unicamente il passaggio dell’acqua del rio.
Adeguamento dell’attraversamento di via Vittorio Veneto (Gadduresu). Il famigerato ponte a tre campate nel quale, come si ricorderà, il giorno dell’alluvione si era incastrata un’imbarcazione, verrà demolito. Si “aprirà” la sede stradale e, una volta eliminato il ponte, sarà ripristinato lo scatolato che contiene il corso d’acqua. Quel tratto, secondo il piano, potrà continuare a restare tombato ma non sarà presente alcuna interferenza.
Adeguamento dell’attraversamento di via Vittorio Veneto (Seligheddu). Per la gioia degli abitanti del quartiere Isticadeddu scomparirà il ponticello sul Seligheddu sul quale, il giorno dell’alluvione, si era abbattuta l’onda di piena che aveva sollevato una colonna d’acqua risultata devastante. Con esso scomparirà anche la passerella pedonale provvisoria, per altro mai terminata.
Adeguamento dell’attraversamento di via Galvani. Via anche il ponticello di via Galvani nei pressi dell’ingresso principale per il parco del Fausto Noce. Verrà ricostruito e sollevato per consentire al passaggio dell’acqua una luce più ampia.
Adeguamento dei vari attraversamenti come via Petta, via Sant’Elena, via Dessì, via G. Arimatea mente verrà realizzata una piccola area di laminazione temporanea del Riu Paule Longa a Maria Rocca.