A causa di un’insegnate risultata positiva, la Asl, seguendo il rigoroso protocollo, ha immediatamente attivato una squadra che ha effettualo il test rapido in classe. É accaduto giovedì scorso in una scuola elementare di Olbia. Tra i 15 alunni, uno è risultato positivo. A quel punto, mentre il bambino che aveva contratto il covid veniva sottoposto a tampone molecolare, tutta la classe è stata messa in DAD e le famiglie in quarantena fiduciaria.
Tutto secondo le norme, dunque, se non fosse che l’esito del tampone molecolare è arrivato ben 5 giorni dopo. Vale a dire oggi, lunedì 24 gennaio. Il bambino non era affatto positivo e l’allarme rientrato. Tutti contenti? Qualcuno no!
Perché diverse famiglie, una volta scattata la quarantena, sono state costrette ad annullare viaggi e vacanze prenotati per questa settimana per poi scoprire, soltanto oggi, che l’allarme era scattato per un falso positivo.
“Siamo contenti che non siano emersi casi di contagio – dice un genitore – ma, quanto meno, avrebbero dovuto comunicarcelo subito e non 5 giorni dopo. È assurdo che l’esito di un molecolare si conosca con questo ritardo. Alcune famiglie hanno dovuto rinunciare ai loro programmi e questo non è giusto”.
Annullata la DAD e la quarantena fiduciaria, la classe rientrerà a scuola domani, martedì 25 gennaio, e chi ha dovuto cambiare programma, perdendo prenotazioni e soldi, dovrà necessariamente fare di necessità virtù.