Nella giornata di ieri, sabato 27 marzo, sono arrivati al porto Isola Bianca di Olbia oltre 800 passeggeri, molti dei quali non residenti, sbarcati grazie all’autocertificazione che conteneva le motivazioni urgenti e necessarie che giustificavano il loro arrivo in Sardegna. Quest’oggi tuttavia le zone costiere del comune di Arzachena, da Cannigione a Baja Sardinia a Porto Cervo, illuminate da un cielo terso e una temperatura primaverile, apparivano silenziose e semideserte.
Pochissimo traffico lungo le strade, quasi nessuno nelle località turistiche, data anche la chiusura di bar e ristoranti imposta dalla zona arancione. L’unica eccezione è rappresentata dalla chiesa di Stella Maris, dove è stata celebrata all’aperto, nel piazzale antistante la chiesa, la messa della Domenica delle Palme.
Nel borgo di Porto Cervo si respira ancora un’atmosfera invernale. Tutte le attività commerciali sono chiuse, con le vetrine coperte dalla carta adesiva e gli avvisi che rimandano all’apertura del 2021, senza però specificare il periodo. Anche il molo vecchio si presenta deserto: nessuno yacht ormeggiato, nessuna autovettura parcheggiata.
Sarà certamente un anno molto particolare e difficile anche il 2021 per il turismo, caratterizzato dall’incertezza e dall’impossibilità di qualsiasi programmazione. La Pasqua rappresenta tradizionalmente l’inizio della stagione turistica, ma al momento tutto è rimandato a data da destinarsi. E anche chi è arrivato nelle seconde case preferisce rimanere nell’ambito familiare, ed evitare qualsiasi forma di contatto sociale.