“No allo split payment”, si conclude con un invito ad aderire alla protesta dei cooperanti la lettera inviata a Olbianova dal Presidente Associazione Generale Cooperative Italiane Federazione Gallura Michele Fiori. “Come presidente A.G.C.I. Territoriale, a nome di buona parte dei Cooperatori Galluresi, alla luce degli ultimi provvedimenti del Governo non posso esimermi dal rappresentare la situazione di disagio, di insofferenza, che viviamo quotidianamente in un contesto già caratterizzato da: tardivi pagamenti della Pubblica Amministrazione (74 miliardi di € secondo le ultime stime), gare al massimo ribasso, stretta creditizia, dumping contrattuale, cooperazione spuria.
Non dimenticando le conseguenze della alluvione del 18 novembre del 2013 che, con le centinaia di milioni di danni fra infrastrutture, danni alle aziende ed ai privati, ha messo in ginocchio la nostra città ed il territorio circostante.
E’ una lotta quotidiana che affrontiamo cercando di difendere, da una parte i migliori servizi ad una utenza di minori, anziani, disabili e soggetti deboli e, dall’altra, creando e mantenendo un sistema di fatto da persone con profili professionali idonei e qualificati.
A questo quadro, a tratti sconfortante, si sono aggiunti nuovi ostacoli per chi cerca, nonostante tutto, di intraprendere, di creare e mantenere il lavoro: leggi lontane dalla realta! Nel 2014 abbiamo dovuto fare i conti con gli effetti, devastanti, del Dl. n.66 che conferiva alle stazioni appaltanti la possibilità (art.8, comma 8) di ridurre di un ulteriore 5% i prezzi dei contratti di appalto. La cooperazione, quella sociale in particolare, si è resa disponibile a fare la propria parte nel rispetto della compatibilità dei costi effettivi delle prestazioni richieste, dello sforzo organizzativo e professionale che le imprese esprimono nelle comunità locali.
Il nuovo anno parte già con l’handicap del cosiddetto “Split payment”: a partire dal 1° gennaio scorso, infatti, le pubbliche amministrazioni, in relazione agli acquisiti di beni e servizi effettuati nel territorio dello Stato, devono pagare ai fornitori solo il corrispettivo, versando invece direttamente all’erario l’Iva, regolarmente addebitata in fattura. Questa modalità irrituale penalizzerà ulteriormente le imprese in quanto verrà ridotta, ancora una volta, la disponibilità di liquidità con tutto quello che ne consegue.
Come ALLEANZA DELLE COOPERATIVE ITALIANE (ACI) oggi prendiamo una ferma e chiara posizione sullo “split payment’, la norma che impone alla Pubblica amministrazione di versare direttamente all’Erario l’Iva dovuta alle imprese. Una misura contenuta nella Legge di Stabilità che drena liquidità dalle aziende, proprio nel momento in cui più ne avrebbero bisogno, e rischia così di rendere ancora più difficile agganciare la ripresa soprattutto per i settori più colpiti dalla crisi. “Se è vero che lo Stato vuole sostenere gli sforzi delle imprese che non si arrendono alla crisi con questa norma siamo al paradosso.
Da una parte, infatti, lo Stato non onora nei tempi dovuti i propri debiti verso le imprese, dall’altra con lo ‘split payment’ toglie loro ulteriormente liquidità” Carlo Zini Alleanza Cooperative.
Tutto ciò rischia di penalizzare soprattutto le imprese che più hanno sofferto in questi anni di crisi, come quelle del settore costruzioni, proprio in un momento in cui si manifestavano i primi timidi segnali di ripresa. Contro la nuova norma sono così scese in campo in modo unitario le imprese aderenti al’Acipl, all’Ance ed alle Associazioni degli Artigiani delle costruzioni.
Quindi aderiamo e proponiamo di aderire alla campagna di protesta contro la misura del Governo che prevede la petizione per tutte le imprese che lavorano con la Pubblica Amministrazione “No allo split payment”, che può essere sottoscritta on line all’indirizzo: http://www.ance.it/net_ance/petizione.aspx”.