È stato discusso alla Camera nel pomeriggio di oggi, mercoledi 15 settembre, il Question Time sulla continuità territoriale per la Sardegna. L’interrogazione a risposta immediata è stata sottoscritta dai deputati sardi del M5S Nardo Marino, Luciano Cadeddu, Paola Deiana, Alberto Manca, Mario Perantoni e Lucia Scanu.
La garanzia di una procedura di urgenza individuata dal Governo per garantire il regime di continuità territoriale aerea da e per la Sardegna per i prossimi sette mesi, scongiurando così il rischio di paralisi totale del diritto alla mobilità dei sardi, viene accolta con favore da Nardo Marino, deputato del Movimento 5 Stelle, autore dello specifico Question Time discusso nel pomeriggio durante la seduta della Camera dei deputati.
“Come lei sa – ha detto Marino rivolgendosi al ministro dei Trasporti Enrico Giovannini – il 15 ottobre prossimo Alitalia cesserà l’attività ma la nuova compagnia Ita non può subentrare sulle rotte onerate che collegano i tre aeroporti dell’isola con Fiumicino e Linate. Per di più non c’è ancora traccia del nuovo bando che la Regione Sardegna avrebbe dovuto pubblicare da tempo: si va avanti con una proroga del vecchio regime del 2013 e regole non omogenee per i tre aeroporti sardi. Non va meglio per i collegamenti via mare.
Scaduta la convenzione con Tirrenia, si è proceduto, attraverso Invitalia, a fare bandi singoli con risultati preoccupanti. Il collegamento tra Civitavecchia e Cagliari è saltato con il disimpegno di Tirrenia. A ciò si aggiunga la fine dei collegamenti con Arbatax. E’ chiaro che i sardi vedono fortemente a rischio il proprio diritto alla mobilità costituzionalmente garantito. Le chiedo quindi, alla luce della situazione, quali siano le iniziative poste in essere dal Governo”.
Dai banchi del Governo è arrivata l’attesa risposta del Mit che, nel sottolinearel’importanza della procedura per garantire la continuità aerea nei voli dall’Isola per Milano e Roma e viceversa, ha confermato l’impegno a trovare una soluzione stabile. Per quanto concerne la continuità marittima, Il Ministro Giovannini ha annunciato la prosecuzione per ulteriori sei mesi della linea Civitavecchia – Cagliari -Arbatax.
Nella replica, il deputato ha rimarcato la necessità di affrontare il problema con decisione e tempestività per evitare che periodicamente si presentino le medesime problematiche. “A nostro avviso – ha detto in Aula il deputato del Movimento 5 Stelle – è urgente e non più rinviabile la necessità di regolare la continuità territoriale marittima con una norma di rango primario. Serve una legge, così come avviene per la continuità aerea. Ci sono alcune proposte depositate in tal senso, sulle quali la Regione Sardegna ha affermato di volersi confrontare, ritenendole una buona base di partenza.
Il processo di interlocuzione può svolgersi in tempi brevi se c’è la buona volontà di tutti i soggetti coinvolti. E in questo contesto credo sia necessario organizzare un tavolo di confronto al più presto. La Sardegna non può permettersi di perdere una tratta storica come la Civitavecchia-Cagliari e di vedere uno sei suoi porti, Arbatax, desolatamente vuoto, privo di navi, proprio quando finalmente lo scalo ogliastrino viene inserito nell’Adsp Mare di Sardegna grazie al nuovo decreto Trasporti. La preoccupazione resta alta, soprattutto per i tempi ristretti, sulla continuità aerea. Accolgo con favore la procedura d’urgenza individuata che, seppur in via temporanea, consente di non lasciare i sardi a terra.
A questo proposito – ha concluso Marino – mi chiedo se non si possa verificare la possibilità di inserire i lavoratori sardi di Air Italy rimasti senza lavoro dopo la messa in liquidazione della società, nella procedura di affidamento delle tratte in continuità ad altro vettore, dal momento che per coprire i collegamenti saranno necessari macchine e personale.
Sarebbe un segnale di attenzione importante che, da questi banchi, mi permetto di rivolgere alla Regione Sardegna che dovrà individuare il vettore. Ma sappiamo tutti che la partita si chiuderà solo con la pubblicazione del nuovo bando. E non voglio pensare che i sette mesi di affidamento in urgenza delle tratte non siano sufficienti per chiudere la partita con Bruxelles”.