OLBIA. “Confesercenti Sassari-Gallura, si associa al grido di preoccupazione espresso da altre associazioni di categoria e alla rabbia dei commercianti ed artigiani, per l’ingiusta e iniqua delibera del 19
novembre, che di fatto con il canone unico patrimoniale, aumenta in modo esagerato le tariffe
degli impianti pubblicitari”.
Anche Confesercenti si associa alle altre associazioni di categoria di Olbia nella protesta contro l’aumento delle imposte su suolo pubblico, passi carrai e pubblicità da parte dell’amministrazione comunale di Olbia.
“Il momento scelto per tali aumenti, assurdi anche in tempi normali, arrivano in un momento tragico per le imprese, sottoposte a norme e cavilli che cambiano repentinamente e a volte incomprensibilmente, causando ulteriori disagi che si ripercuotono, dannegiandoli, I bilanci delle imprese.
Crediamo sia opportuno e imprescindibile – continua la nota di Confesercenti Sassari-Gallura a firma del direttore provinciale Gianni Simula – che l’amministrazione comunale riveda i criteri di tali scellerati aumenti, per garantire a commercianti e artigiani, già martoriati da questo lungo periodo di pandemia, di poter sollevare le serrande, e accendere le luci delle attività a servizio dell’intera comunità.
Il rischio che si corre è quello di ritrovarsi in una città, senza insegne, senza luci, con un immagine di degrado che con qualche serranda in più, abbassata per sempre, ridurrebbe le potenzialità della città turistica. Per evitare, l’irreparabile e cercare soluzioni condivise perché questo non accada, Confesercenti si rende disponibile al dialogo per il bene della città, delle imprese e dei cittadini”.