Lette le dichiarazioni del Prof. Mancini, c’è da chiedersi se questi voglia prenderci per i fondelli! Ciò che ha dichiarato a La Nuova, a nostro parere è gravissimo! Strenuo difensore assieme a Tilocca delle vasche di laminazione, all’Expo in contraddittorio con i fautori della soluzione dei canali scolmatori esterni che prevedevano l’eliminazione dei “tappi”, ebbe a dire (e certificare con il suo progetto) che occorreva iniziare da monte (vasche di laminazione) non da mare!
Una domanda: visto che ha l’incarico dai primi del 2014 (ma di fatto è di stanza ad Olbia, da subito dopo l’alluvione del 2013), ci vuol dire perché non ha fatto allargare il ponte di S’Isticadeddu prima che il quartiere rimanesse in “apnea”, e perché non ha subito fatto demolire ad esempio la rampa di discesa al Nespoli?
Eppure Amministratori, che hanno sempre sostenuto di non capire niente di idraulica, “pendono” dalle sue labbra oltre che da quelle degli Ingg. Azzena e Zanda (progettisti di ieri, oggi e … domani?).
Non crediamo che tutti loro siano stati coinvolti solo il giorno di “Mediterraneo”, come è stato denominato l’ultimo ciclone!
Avendo sentito insistere Mancini e Tilocca nell’indicare la priorità delle vasche di laminazione, il dubbio è che volessero come è poi avvenuto, fare in modo di non perdere la progettazione delle vasche prima, e dell’allargamento dei canali dopo!
Tutto ciò è potuto accadere perché, anziché redigere l’aggiornamento del PAI (che pure era l’indicazione data alla Giunta dal Consiglio Comunale), si è preferito progettare le singole opere prima di redigere e approvare il Piano!
I nostri amministratori, veri responsabili di quanto sta accadendo, si sono affidati ad un professore del Politecnico di Milano, che ha redatto un progetto che in laboratorio può anche essere considerato risolutivo, ma sul campo, ad Olbia, mostra tutte le incongruenze che fin da subito abbiamo evidenziato; ora, il giorno dopo l’alluvione,arriva in città ed ha anche il coraggio di vantarsi di aver contribuito a limitare i danni!
Dimentica che è piovuto un giorno, riteniamo non più di 70 mm, che i cambiamenti climatici non giocano a suo favore, che i meriti (meglio i sacrifici) sono della gente che ha sacrificato una fetta del proprio patrimonio per continuare a pagare le “sue” parcelle!
Per favore, visto che l’unico finanziamento certo di 16 Milioni riguarda la vasca di laminazione di Putzolu, ottenuto per la delicatezza della situazione di Olbia, non per i progetti che non arrivano a mitigare il rischio idraulico senza devastare mezza città, rimandatelo a casa!!!
Ed ancora, poiché l’affidamento dell’incarico non rispettava le norme sulla concorrenza, trasparenza etc, fategli restituire ciò che non era dovuto!
Felice Catasta
Coordinatore del Comitato di Salvaguardia Idraulica di Olbia