Mentre l’Autorità di Sistema dei Porti della Sardegna diffonde dati ottimistici sul futuro post-pandemia, si infiammano le polemiche sulla gestione del presidente Massimo Deiana. Nel nuovo capitolo della guerra dei porti, il più agguerrito avversario della centralità cagliaritana è sicuramente il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, l’olbiese Angelo Cocciu.
“Le ultime dichiarazioni di Massimo Deiana mi hanno spinto ad intervenire – dichiara Cocciu -. Sappiamo tutti della gelosia politica che si ha nei confronti del nostro territorio”.
Nello specifico Cocciu sostiene che “basta guardare i bilanci degli anni passati per vedere cosa è stato dedicato al porto di Olbia nonostante i tantissimi introiti grazie al traffico passeggeri. Fino ad ora abbiamo assistito a lavori annunciati e mai partiti, e poi, quando si va a chiedere un’autorizzazione per un evento, tutto diventa complicato fino al dramma. Ricordo le guerre che abbiamo fatto per la ruota panoramica ma anche per uno stallo o per una bancarella bisogna chiedere l’autorizzazione a Cagliari. Non parliamo poi dell’atteggiamento dell’Autorità Portuale di Cagliari nei confronti della gestione del bando Sinergest che ha messo in crisi oltre 60 famiglie. Tutto questo è assurdo”.
E aggiunge: “Da Cagliari non si sono mai degnati di approvare il Piano regolatore del Porto e ne avremo assolutamente diritto. La mancanza di questo piano non ci ha consentito, per esempio, di realizzare il porto turistico per mega yacht, anche se si sarebbe potuto andare in deroga”. Il riferimento è l’art. 2 del DPR 509 della legge 84/94.
Pur nella evidente polemica il consigliere Cocciu arriva anche a ipotizzare un asse produttivo tra i due poli: “Se il capoluogo si dotasse di un porto turistico analogo, noi ne saremmo ben felici perché si creerebbe un sistema per i mega yacht all’interno del circuito sardo in opposizione all’offerta della costa adriatica”.
Per Cocciu la strada è solo una: “Siamo assolutamente a favore dell’Autorità Portuale del Nord Sardegna come era un tempo. È evidente lo scarso interesse nei confronti di Olbia, Golfo Aranci, Alghero, Porto Torres e di tutte le altre entità portuali. Ogni iniziativa è sempre in favore di Cagliari. Tengo a precisare – aggiunge il consigliere forzista – che non abbiamo mai avuto antipatia politica nei confronti delle attività cagliaritane. Loro possono fare quello che vogliono ma a noi devono lasciare assolutamente strada libera. È un principio fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio”
E chiude con la borda finale. “La verità va detta e riportata: il PD olbiese e il PD gallurese hanno ceduto politicamente l’Autorità Portuale di Olbia a Cagliari in cambio di due assessorati regionali che per un anno e mezzo, in qualche maniera, hanno rappresentato il territorio in Regione. Ora, però, chiedo l’intervento da parte di tutti i consiglieri regionali che fanno parte dei territori interessati perché la Regione deve assolutamente riconoscere al Nord Sardegna l’esistenza della propria Autorità Portuale. È giunto il momento di sganciarci da questa supremazia dell’Autorità Portuale cagliaritana nei confronti di Olbia. Una volta per tutte”.