LA MADDALENA. Si trascina da undici giorni, ferito a una delle due zampe posteriori probabilmente a causa di un colpo di fucile. Il giovane cinghiale si aggira nella zona di Padule.
In questi lunghi undici giorni gli animalisti hanno contattato le autorità ma, a oggi, patisce delle sofferenze atroci senza avere ancora ricevuto alcuna cura. Sopravvive grazie alla generosità di chi gli porta qualcosa da mangiare. “Vedere un animale in quelle condizioni senza che nessuno intervenga lascia senza parole – dice Gianpiero Carcangiu, referente di Plastic Free per La Maddalena -. I cinghiali sono spesso considerati animali di serie B. A Caprera si caccia due volte la settimana e altre due qui a La Maddalena. Spero che l’animale venga curato al più presto e se non dovesse essere possibile mi auguro venga fatto passare a miglior vita con rispetto”.
Ad interessarsi alla salute dell’animale è stata anche l’associazione Anima e Coros, insieme al CRAS (Centro Recupero Animali Selvatici). “Nessuno ancora sta intervenendo e il cinghiale sta soffrendo – dichiara Ines Tangianu, presidente dell’Associazione -. L’unico modo per tutelarlo in maniera dignitosa è fare intervenire il veterinario che, stando a quello che abbiamo visto, confermerà probabilmente una frattura scomposta esposta.
Questo animale non deve essere abbattuto – sottolinea -. Occorre procedere con la telenarcosi. Deve essere portato in clinica e bisogna provare a curarlo e, se non fosse possibile, sedarlo e fare il gesto d’amore più grande: addormentarlo. Ci siamo messi in contatto con l’onorevole Vittoria Brambilla e domani mi recherò di nuovo dai Carabinieri affinché venga messo per iscritto che quell’animale è intoccabile”.
La mobilitazione dell’Associazione Anima e Coros non si fermerà. “Per noi – conclude la presidente – è importante dare clamore mediatico a questa vicenda e salvare in tutti i modi questo animale”.