Pubblichiamo la lettera inviata a Olbianova da Felice Catasta, dirigente scolastico in pensione. “L’iniziativa della Giunta Regionale relativa all’obiettivo, sintetizzato dall’assessore Deiana, di ” incentivare il trasporto su ferro quale asse portante del sistema di mobilità regionale evitando gli sprechi di risorse … econtribuendo alla riduzione del traffico, dell’inquinamento acustico e di quello atmosferico” , fa ben sperare e costituisce un forte segnale di cambiamento nella politica regionale del trasporto interno.
Anche Il fatto che ” i servizi di trasporto su gomma dovranno invece essere concepiti per raccordare il territorio regionale e locale alle linee ferroviarie attraverso i centri intermodali” mi trova pienamente d’accordo.
Da cittadino olbiese, però, non posso nascondere di avere delle perplessità per i ritardi e le scelte che Olbia ha fatto in merito al raccordo con il sistema regionale dei trasporti non del tutto dissipate dalla recente approvazione del “Piano Mobilità” da parte del Consiglio Comunale di cui i mezzi di comunicazione ci hanno dato notizia.
I punti nodali sono, a mio parere, i “centri intermodali” e la “questione ferroviaria di Olbia”.
Riguardo al 1° punto, ritengo che da un decennio circa, l’intermodalità si stia attuando o comunque ci si stia attrezzando per attuarla , spesso abbinata alla metropolitana di superficie, a Cagliari, Sassari, Alghero, Porto Torres, Oristano, Nuoro, Macomer, ecc. … ad Olbia, l’intermodalità “vera”, quella che esisteva all’Isola Bianca, è stata eliminata tagliando con eccessiva superficialità e supponenza la linea che collegava Olbia al suo Porto. I punti di arrivo degli autobus extraurbani in Piazza Crispi e in Via Vittorio Veneto sono tutto fuorché intermodalità! Le notizie di oggi sul “Piano mobilità” ripropongono l’ipotesi “metropolitana leggera”, ma sembra che le priorità dell’Amministrazione siano altre.
Rispetto al 2° punto, i 25 anni di lavoro (prima DirettoreDidattico e poi Dirigente Scolastico fino al 2012) e residenza in questa meravigliosa parte della Sardegna , mi portano a dire che tutte le scelte fatte dalle Amministrazioni che si sono succedute alla guida di Olbia sulla “questione ferrovia” vadano nella direzione di voler confermare un adagio comune a molti olbiesi che considerano la ferrovia “un ostacolo alla crescita e allo viluppo della Città”. Assunto questo, confermato dall’arretramento di circa 500 metri della stazione ferroviaria in via Vittorio Veneto mantenendo gli attuali passaggi a livello, la linea per Golfo Aranci , con la volontà, proprio tre giorni fa confermata in Consiglio Comunale, di realizzare altri sottopassi ferroviari di collegamento: tra la Zona Industriale e Zona Ospedale vecchio e quello in prossimità del Passaggio a Livello di Via Portogallo (Tannaule).
Nulla di più sbagliato: la ferrovia è un servizio essenziale per gli Olbiesi e per i tanti turisti che scelgono di trascorrere le loro vacanze nella nostra città. E, lo faranno sempre più se Olbia offrirà loro anche la possibilità di muoversi facilmente in città e nel territorio circostante. Ecco quindi riproporsi l’inderogabile necessità di realizzare urgentemente la metropolitana di superficie per servire le varie zone della Città, le località turistiche di Porto Rotondo e Golfo Aranci, i Porti e l’Aeroporto così come previsto nel programma della Giunta attualmente in carica.
Realizzando la metropolitana leggera utilizzando i binari esistenti non sarà più necessario costruire costosi e invasivi sottopassi ferroviari in quanto, per garantire l’ordinato e regolare transito dei treni “Minuetto” che in città come Roma e Milano già garantiscono il servizio metropolitano, sarà sufficiente segnalare l’incrocio e regolare il traffico con un semplice semaforo, cosi come avviene in tutto il mondo, con i binari inseriti nella via o nel verde, in assenza di ogni e qualsiasi barriera. Senza dimenticare che, arrivando i nuovi treni superveloci in Sardegna, i Minuetto potrebbero, da subito e a costo zero, entrare in esercizio”.
Dirigente Scolastico in pensione