Oggi, purtroppo, si parla continuamente di malasanità; per questo motivo ho deciso di raccontarvi la mia avventura che grazie a Dio e ai medici, ha avuto un esito positivo.
Il 27 luglio sono stata ricoverata in ospedale, dove, già da qualche settimana era stato programmato il cesareo per far nascere, il giorno dopo, la mia terza figlia.
In famiglia, però, eravamo stati messi al corrente di un problema che avrebbe potuto verificarsi e creare grosse complicazioni per la mia persona fino a mettere a rischio la mia vita.
È così che ho potuto toccare con mano, insieme con i miei familiari, la professionalità dei medici e, in particolare, quella del mio angelo custode, dott. Giovanni Ruiu, il quale, insieme alla sua equipe, ha studiato il mio caso e si è impegnato per fare in modo che le cose andassero bene.
Non dimenticherò mai la data del 28 luglio, giorno in cui è nata la mia terza principessa, perché da quel momento è come se fossi nata anche io…per la seconda volta.
Prima di scrivere e rendere pubblico questo mio breve racconto, ci ho pensato molto. Ho rischiato di non vedere la mia bambina e per questo ho voluto condividere questa mia esperienza di “Buona sanità”, che mi porta a dire a tutti di avere fiducia nei medici che spesso sono costretti a svolgere il proprio mestiere in condizioni critiche.
Voglio ringraziare tutto il reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, in particolare il dott. Giovanni Ruiu e il direttore dott. Giangavino Peppi, la loro equipe costituita dai medici dott. Olivari, dott.ssa Tinacci, l’Urologo dott. Lacquanitti, gli anestesisti dott. Passero, dott.ssa Meloni dott. Marcellino, l’ostetrica dott.ssa Cossu, la ferrista dott.ssa Sini, l’infermiera Laura Degortes, il nido dell’ospedale e il reparto di Neonatologia Infantile di Sassari per essersi presi cura della mia bambina durante la mia assenza.
Un grazie anche al Centro Trasfusionale di Olbia e a tutti i donatori: ricordiamoci che donare il sangue può salvare una vita e io, oggi, posso affermarlo senza ombra di smentita. Grazie a tutti per avermi salvato la Vita.
Serena Stara