★VIDEOINTERVISTA★ Al termine di una riunione sindacale tenuta questa sera nella sede dell’Autorità Portuale di Olbia, il presidente Massimo Deiana ai nostri microfoni, tra le altre cose, senza nominarla esplicitamente, stigmatizza duramente il comportamento di Sinergest, la società dell’azionista di maggioranza dell’armatore Vincenzo Onorato che “non presentandosi nei termini alla manifestazione di interesse – dice Deiana – ha pensato di metterci in difficoltà (Sinergest ha inviato una proposta oltre i termini, ndr). Questo lo trovo abbastanza meschino e ancora più meschino perché si gioca sulla pelle dei lavoratori”.
Prima di sentire le sue dichiarazioni occorre chiarire che attualmente la Sinergest è in carica fino alla fine del 2019. Dopo di che 30 dipendenti olbiesi rischiano di trovarsi senza lavoro. La materia del contendere è il bando, o meglio, la manifestazione di interesse per la gestione dei servizi che trasformeranno la stazione marittima in una specie di moderno hub sulla linea delle aziende di handling aeroportuali.
Quel bando, però, prevede un’entrata per la nuova azienda di 1,9 milioni di euro. Troppo pochi, per esempio, proprio per Sinergest che solo per tutto il personale spende circa 2,5 milioni l’anno. In più lo stesso bando obbliga la società subentrante a spendere 6 milioni nell’ammodernamento delle strutture interne. Una vera valle di lacrime per qualsiasi imprenditore al punto che il bando è andato deserto. Evidentemente neanche i nuovi negozi e servizi che rientrano nell’attività dell’azienda subentrante aiutano, almeno nei business plan, a colmare il disequilibrio. E allora ecco lo stallo.
La situazione è fluida ma i rapporti tra Autorità di Sistema del Mare di Sardegna e Sinergest sembrano compromessi. Il tutto mentre sul porto si apre una nuova vertenza (non legata ai fatti di Sinergest) con 20 lavoratori della Unimare che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento. Di seguito l’intervista a Massimo Deiana.