OLBIA. La vicenda dell’imprenditore capitolino Alessandro Nucilli torna al centro dell’attenzione giudiziaria. Si tratta della questione riferita al presunto tentativo di salvataggio del club gallurese, avviato nel luglio 2024 da Nuccilli, che ora è oggetto di un’approfondita indagine per truffa. Un affare che aveva promesso di risolvere la crisi finanziaria della società biancazzurra ma che si è trasformato in un boomerang giudiziario.
La Procura di Tempio Pausania, attraverso l’indagine della Guardia di Finanza guidata dal capitano Carlo Lazzari, ritiene che Nuccilli possa aver ingannato i vertici societari dell’Olbia, prospettando un’acquisizione, l’azzeramento dei debiti preesistenti e la conseguente garanzia di iscrizione al campionato di Serie D. Promesse che, secondo l’accusa, non si sarebbero mai concretizzate.
Il caso nasce da una mail. Le indagini hanno preso il via da una comunicazione elettronica, una mail inviata da Nuccilli il 10 luglio 2024, in cui l’uomo si presentava come potenziale acquirente. Era il momento più buio per l’Olbia, con la società che si trovava in una situazione finanziaria estremamente precaria, al punto da rischiare seriamente l’esclusione dal campionato di Serie D.
Gli investigatori hanno analizzato documenti, bonifici e comunicazioni per ricostruire l’intera operazione che doveva salvare il club gallurese.
Nucilli non è nuovo a questo tipo di operazioni nel mondo del calcio essendo già noto per altri tentativi di acquisizione di società sportive. Il suo curriculum include esperienze con Foligno, Pavia e tentativi di acquisizione di altre società che non sempre hanno avuto esiti felici.
La posizione dell’Olbia Calcio oggi appare netta. Il presidente Guido Surace aveva già parlato apertamente dell’accaduto lo scorso luglio, dichiarando di essere stato “truffato qui a Olbia” e riferendosi direttamente “all’affare Nuccilli”.
Nonostante le difficoltà, fu solo grazie a un ricorso e a un notevole sforzo interno che l’Olbia riuscì, in extremis, a ottenere l’iscrizione al campionato. La società è riuscita a superare la crisi e ora guarda al futuro con nuovi progetti sportivi.
L’imprenditore, dal canto suo, ha respinto ogni accusa a lui rivolta. La difesa di Nucilli dovrà dimostrare la legittimità delle sue intenzioni e delle operazioni compiute durante quella frenetica settimana di luglio 2024.
Sarà ora compito della magistratura, attraverso il dibattimento in aula, fare piena luce sulla complessa vicenda e stabilire la verità dei fatti. Un caso che segna un altro capitolo nella travagliata storia recente dell’Olbia Calcio e che dimostra come il mondo del calcio continui a essere terreno fertile per operazioni finanziarie discutibili.
In merito alla notizia circolata oggi, 4 giugno 2025, sull’indagine nei confronti dell’imprenditore romano, l’Olbia Calcio 1905 Srl comunica “di aver presentato una denuncia penale nel luglio 2024 contro diverse persone che avevano tentato di frodarla, ma trattandosi di un procedimento in corso, la società non può rilasciare ulteriori commenti in merito. Tuttavia, vuole sottolineare che si tratta di una questione ormai superata, risalente alla prestagione 2024/25 e che non ha alcun impatto sull’attuale attività dell’Olbia Calcio 1905 Srl né sull’iscrizione del club alla prossima stagione 2025/2026”.