★VIDEO★ OLBIA. È più che una sensazione. La Procura sta chiaramente accelerando e vuole stringere il cerchio intorno agli indagati per l’omicidio di Rosa Bechere, Maria Giovanna Meloni (olbiese, 42 anni) e il compagno Giorgio Beccu (49 anni, di Berchidda).
Questa mattina i due accusati, che restano tali poiché, malgrado le forti pressioni, non sono stati arrestati, sono ritenuti responsabili di aver nascosto il cadavere della sessantenne compagna di Davide Iannelli (49 anni), sono stati convocati prima nelle due abitazioni di Olbia e Su Canale di Monti e poi nella caserma dei Carabinieri di via Degli Astronauti.
Secondo il loro avvocato non si tratterebbe di un’anticipazione dell’interrogatorio del GIP del Tribunale di Tempio che resta fissato fra tre giorni (19 gennaio). C’è chiedersi, allora, il perché di questa improvvisa accelerazione delle indagini visto che il magistrato sentirà a breve gli indagati.
D’altro canto è possibile che siano emersi dettagli che hanno dato una svolta al lavoro investigativo. Anche ieri, domenica 15 gennaio, i Carabinieri sono ritornati nella palazzina di via Petta alla ricerca di nuovi elementi probatori o per ipotetici riscontri. Sono state nuovamente ispezionate alcune cantine dopo che, nei giorni scorsi, tutto il circondario era stato perlustrato palmo a palmo anche dal corpo speciale e cinofilo dei Cacciatori di Sardegna.
I due indagati, protetti dalle telecamere delle TV nazionali dall’avvocato Giampaolo Murrighile, sono usciti rapidamente dall’appartamento di via Pietro Aretino, a pochi passi dalle case popolari di via Tasso. Lei. giubbotto di pelle, occhiali sulla testa e scarpe da tennis, lui, con un bomber sopra la tuta sportiva, visibilmente claudicante.
I due all’arrivo in caserma, intercettati da una giornalista di Chi L’ha Visto?, non hanno risposto alle domande. Giorgio Beccu è apparso più sereno rispetto alla Meloni che ha tirato dritto verso l’ingresso. Ha risposto “Buongiorno” ma non ha aggiunto altro all’inviata che gli chiedeva se si sentisse tranquillo.
D’altronde la coppia dal primo momento ha energicamente respinto ogni accusa sostenendo, al contrario, di aver sempre aiutato Rosa Bechere, specie da quando il compagno si trova rinchiuso nel carcere di Bancali. L’inchiesta, dunque, non segna il passo e nuovi colpi di scena si attendono da un momento all’altro. Di seguito il video del sopralluogo in casa della coppia e il loro ingresso presso la caserma dei Carabinieri di Olbia ▼