OLBIA. Nel corso del primo incontro tra associazioni di categoria e il sindaco di Olbia Settimo Nizzi non sarebbe emersa alcuna novità sostanziale. Secondo quanto riferiscono i rappresentati del mondo delle imprese e del commercio, la posizione dell’amministrazione comunale resta inchiodata sulle sue posizioni contenute nel canone unico patrimoniale.
Le super tariffe calate a tappeto sulle insegne commerciali e sul suolo pubblico (ferme al 1994 – dichiara il sindaco Nizzi), hanno di fatto aperto un fronte di protesta veemente. Gli aumenti, in alcuni casi, hanno toccato cifre talmente alte che rischiano di minare la stessa esistenza soprattutto delle piccole attività.
“A seguito di decine di segnalazioni ricevute dalle imprese associate in merito all’aumento del canone patrimoniale unico (insegne sulla pubblicità suolo pubblico e passi carrai) Confcommercio, Confindustria, Cna Confartigianato e Confapi si sono subito attivate per trovare una soluzione al grave problema. Siamo di fronte ad aumenti impossibili da sopportare – si legge in un comunicato congiunto -, oltretutto in un momento in cui le aziende ancora patiscono gli effetti devastanti della pandemia, si trovano all’improvviso a sostenere un costo che in diversi casi supera il 200 % rispetto alle tariffe dello scorso anno
Purtroppo anche l’incontro urgente richiesto al sindaco non ha portato niente di nuovo. La sua proposta di dilazione del pagamento non può essere presa assolutamente in considerazione. In una conferenza stampa che verrà convocata nei prossimi giorni – inizialmente era prevista per domani ma è stata rinviata per problemi legati alla pandemia – le associazioni, dopo essersi confrontati con i propri associati, indicheranno le strategie e le azioni da mettere in campo”.