SINISCOLA. Un nido di caretta caretta è stato scoperto domenica scorsa, 4 agosto, sulla spiaggia di Capo Comino. Lo comunica la presidente dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, Rita Deretta.
Dopo la segnalazione di due turisti, Mauro e Ina, si è messa in moto la rete regionale per la conservazione della fauna marina, garantendo la messa in sicurezza dell’area. La scoperta è stata confermata dall’intervento di Kira, un cane molecolare specializzato nella rilevazione di nidi di tartaruga marina e usato per la prima volta dall’AMP grazie ad un progetto finanziato dalla Regione Sardegna, che ha segnalato con precisione la presenza delle uova.
L’Area Marina Protetta Tavolara – Punta Coda Cavallo ribadisce il suo profondo impegno non solo verso la tutela del proprio territorio, ma anche delle aree limitrofe, infatti, pur non facendo parte dell’AMP, Capo Comino rientra nelle nostre competenze nell’ambito della rete regionale per la conservazione della fauna marina.
“La nidificazione delle caretta caretta sulle nostre spiagge – fanno sapere dall’Amp Tavolara – è un evento di grande rilevanza ecologica e simbolo del buono stato di salute dei nostri ecosistemi marini. Ci ricorda l’importanza di proteggere e conservare il nostro patrimonio naturale, non solo per le tartarughe marine, ma per tutte le specie che abitano le nostre coste”.
L’AMP Tavolara – Punta Coda Cavallo, la Capitaneria di Porto di Olbia, il Corpo forestale e tutta la rete regionale per la conservazione della fauna marina continueranno a monitorare attentamente il nido, adottando tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza delle uova fino alla loro schiusa, che avverrà nella seconda metà di settembre. Inoltre, saranno organizzate attività di sensibilizzazione e informazione per coinvolgere la comunità locale e i turisti nella protezione delle tartarughe marine.
“Esprimiamo la nostra sincera gratitudine a Mauro e Ina – dicono dall’AMP – per la loro prontezza nel segnalare le tracce sulla spiaggia della nidificazione. Un ringraziamento speciale va anche a tutti i membri della rete regionale per la conservazione della fauna marina, al Corpo Forestale, alla Capitaneria di Porto di Olbia e ai volontari che si sono mobilitati rapidamente per proteggere il nido”.