Come segnalato da un cittadino olbiese in una lettera a Olbianova pubblicata il 4 luglio scorso >, il reparto di Urologia del Giovanni Paolo II di Olbia è stato chiuso perché il responsabile dott. Eremita è andato in pensione. Oggi, il gruppo consiliare di Forza Italia ha comunicato di aver presentato una mozione all’attenzione del sindaco perché si adoperi presso la ASL per dare continuità ad un servizio fondamentale per la città e che programmi con la Regione l’attivazione di altri reparti, quali Oculistica, Otorinolaringoiatria, Fisioterapia e Neurologia, storicamente assenti dal nosocomio olbiese.
“Non è pensabile – si legge nel documento del gruppo consiliare di Forza Italia – che la direzione Sanitaria non abbia programmato per tempo la sostituzione dell’urologo andato in pensione, creando un disservizio per gli utenti, mettendo in difficoltà gli altri reparti, e soprattutto generando un incremento di costi per la stessa azienda, considerato l’aumento di migranti verso altri Ospedali.
Di punto in bianco gli oltre cinquanta pazienti che usufruivano del servizio ad Olbia, oggi si vedono costretti a recarsi altrove per ricevere le cure necessarie, con un incremento dei costi sostenuti e disagi, senza contare le sofferenze fisiche considerando che stiamo parlando di persone non in ottimo stato di salute. Per una “banale” colica renale, l’Ospedale di Olbia non è in grado di garantire le cure necessarie. Fatto ancor più grave è che se vi fosse bisogno di un urologo per una assistenza durante un’operazione chirurgica, l’intervento non si può programmare ad Olbia e si è costretti a trasferire il malato in altra struttura.
Come gruppo consiliare, non conosciamo (non se ne parla più) i tempi della apertura del Mater Olbia, ed in ogni caso, auspicando una proficua collaborazione fra i due nosocomi, è necessario che l’Ospedale Giovanni Paolo II operi in completa autonomia e garantisca le cure specialistiche che il territorio gallurese richiede. Ricordiamo che il numero di utenti che accedono al pronto soccorso e di pazienti ricoverati presso l’Ospedale di Olbia è in continuo aumento, così come lo è il flusso di “turisti” che si presentano al Giovanni Paolo II.
Allo stato attuale ad Olbia, non sono presenti numerosi reparti “di base” necessari a garantire una corretta e soddisfacente gestione del malato, oltre ad Urologia, ricordiamo che mancano ad esempio, i reparti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Fisioterapia, Neurologia. Nella mozione presentata, chiediamo al Sindaco di adoperarsi in tempi immediati per intercedere con la direzione della ASL per garantire la continuità del servizio di Urologia presso l’Ospedale di Olbia.
Infine sempre nella mozione, chiediamo all’amministrazione comunale una azione forte volta a programmare insieme alla Regione Sardegna, l’apertura dei reparti di Oculistica, Otorinolaringoiatria, Fisioterapia, Neurologia presso l’Ospedale di Olbia. Chi ha pensato che con il Mater Olbia, la Gallura non abbia più da pretendere in campo di Sanità, ha fatto i conti senza l’oste (i galluresi). Non possiamo stare in silenzio ed accettare l’impoverimento del Giovanni Paolo II, dobbiamo difendere con ogni mezzo il nostro Ospedale cittadino ed evitare ogni possibile riduzione di servizi.”