A Olbia partirà a breve il servizio di primo soccorso per i cani investiti sulla strada. L’iniziativa si inserisce nella vasta campagna di lotta al randagismo attivata dalla Asl la scorsa estate e va a colmare un vuoto legislativo che fino a ieri era coperto esclusivamente dal Comune.
Il nuovo servizio è stato presentato da Andrea Sarria, responsabile veterinario per il randagismo per il Nord Sardegna, dal veterinario convenzionato, Tore Amadori e dal comandante della guardie zoofile dell’Ages, Ignazio Sanna. Presente anche l’assessore dei Servizi sociali del comune di Olbia, Simonetta Lai.
“Da oggi in poi – ha sottolineato Sarria – nel caso in cui un cane venga investito, si attiva un protocollo che coinvolge il veterinario Amadori e le guardie dell’Ages. Il prelievo e il soccorso dell’animale, compresi tre giorni di ricovero in clinica, saranno a carico della Asl. Il resto delle cure e un eventuale prolungamento del ricovero saranno a carico del Comune”.
“Si tratta di un aiuto importante per l’amministrazione – ha detto l’assessora dei Servizi sociali, Simonetta Lai – perché fino a ieri se ne occupava il comune con il sindaco unico responsabile giuridico.”
L’iniziativa si inquadra nella “lotta titanica al randagismo – ha detto Sarria – che in Gallura ha dato ottimi risultati con la mappatura di centinaia di cani rurali microchippati in seguito ad un lavoro certosino di individuazione territoriale”.
La Asl ha messo a disposizione 500 mila euro per combattere il randagismo e i risultati della battaglia per lenire un fenomeno che nasce nelle campagne e fatalmente arriva in città con branchi che battono le periferie pericolosi soprattutto per ciclisti, gente a passeggio e altri animali.
Da oggi, oltre il servizio per i cani, attraverso un calendario di disponibilità da parte dei veterinari, partirà anche un’iniziativa analoga che riguarda i gatti vittime di incidenti. Anche in questo caso le guardie zoofile dell’Ages fungeranno da braccio operativo. A questo proposito Ignazio Sanna dell’Ages ha lanciato un appello ai comuni limitrofi affinché i sindaci si attivino per siglare una convenzione con il veterinario in modo da poter assicurare il servizio anche per i gatti in tutto il territorio.