Difficile capire le cause della morte del cane di taglia media, pezzato, simile ad un beagle ritrovato tra un cumulo di rifiuti questo pomeriggio a Olbia in via Campidano, nei pressi del Liceo Scientifico. E’ certo, invece, che chi se n’è disfatto mettendolo in una busta di plastica gli ha praticato un taglio e gli ha asportato il microchip. E’ quanto hanno verificato le guardie zoofile allertate dalla Polizia Locale. Gli agenti dell’Ages, come è consuetudine, ogni volta che devono intervenire sugli animali, utilizzano uno scanner per la lettura del chip che si trova sotto cute.
La scheda elettronica contiene i dati dell’animale e, soprattutto, il nome e l’indirizzo del proprietario. Ora che ad Olbia non ci sono più i cassonetti per via della raccolta porta a porta, non è raro vedere per le strade cumuli di immondizia. La cosa, però, evidentemente, non ha scoraggiato il protagonista bipede di questa squallida vicenda.