“Le parole dell’Ing. Mancini denotano una caduta di stile non da Professore Universitario. Non so se sappia che il confronto si fa sulle idee e non polemizzando sul piano personale. Questo lo fa solo chi ha debolezza di argomentazione e di scelte”. E’ quanto ha dichiarato Nicola Sechi, professore di ecologia urbana dell’Università di Sassari, in replica alle parole di Marco Mancini che ieri, durante la seduta del Consiglio comunale dedicata all’esame del progetto dei canali scolmatori si era definito “infastidito” dall’intervento del professore sassarese (apparso su Olbianova e letto in parte da un cittadino) in quanto proveniente da “una persona che non ha una competenza specifica della materia”. Sechi liquida la polemica rapidamente ma entra a gamba tesa nel merito del piano e bacchetta i politici di via Dante.
“I problemi sono due – sostiene prof. Sechi -: 1. La stesura di un piano idrogeologico sconnesso dal piano urbanistico comunale nella dannosa abitudine dei piani stralcio.
2. il vuoto culturale della classe politica dirigente che (a) non vede i problemi della città nel loro complesso inter-relazionato, (b) nega un diritto fondamentale dei cittadini elettori, veri proprietari dei beni pubblici e dei relativi problemi, che è la pianificazione partecipata.
La questione idrogeologica deve essere vista nel contesto ecosistemico generale e quindi, contrariamente a quanto sosterrebbe il Prof. Mancini, che vede invasioni di campo fuori luogo, è primariamente un problema ecologico-ambientale-urbanistico.
Il compito dell’idrogeologico inizia nel momento in cui tutti i presupposti e le condizioni ecologiche-ambientali-urbanistiche sono definite. Non come sta avvenendo o avvenuto.
Quindi, per come vedo io le cose, sussiste anche un problema deontologico politico e professionale. Ovvero di serietà e dignità oltre che di rispetto verso i cittadini elettori”.