L’immagine scattata poche ore fa in “un’ex” belvedere in Comune di Golfo Aranci, potrebbe aspirare a diventare il simbolo dell’estate 2015 di questo angolo di Gallura. La strada intrapresa dalle due amministrazioni comunali di Terranoa e Figari sarà pure giusta ma quanto ancora c’è da lavorare. E quanta amarezza ci resta in gola nel vedere un turista di mezza età fotografare il panorama mozzafiato del golfo di Marinella con i piedi nell’immondizia. Tristezza e rabbia. La prima perché ormai abbiamo toccato il fondo dello schifo, la seconda perché sembra di combattere una guerra persa in partenza.
Quel turista, che ha lasciato in auto moglie e figli, armato di smartphone, porterà nella penisola l’immagine di un golfo dai meravigliosi colori con centinaia di barche grandi e piccole disseminate come perle bianche tra gli scogli e la sabbia bianchissima. Nessuno di coloro a cui invierà la foto vedrà quanto pattume era presente ai suoi piedi. Lui, invece, non potrà scordare neanche la puzza pestilenziale proveniente da quei sacchi. Ci chiediamo quanti turisti fanno come il nostro inconsapevole protagonista.
Quanti ospiti guardano oltre ed evitano di raccontare quanto hanno trovato sporco il nostro territorio. E quanti invece, rientreranno delle loro case e diranno agli amici: “Bella la Sardegna ma quanto è sporca”. E la colpa di tutto questo è davvero nostra? In fondo all’articolo un breve video che documenta lo stato di abbandono di uno dei belvedere di Golfo Aranci.
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