Non c’è pace per l’Olbia Calcio. Questa mattina, sul quotidiano Repubblica, appare un trafiletto che recita: “Scommesse e razzismo, Olbia sotto inchiesta”. A quanto si legge, un tesserato avrebbe inviato alla Procura Federale della FIGC una denuncia secondo cui “alcuni calciatori gli avrebbero parlato di episodi gravissimi chiedendo il suo aiuto. In particolare, si è fatto riferimento ad atti di razzismo da parte di alcuni giocatori della squadra nei confronti di compagni di colore. Casi documentati con prove audiovisive”. Nella segnalazione alla Procura Federale si fa anche menzione di “minacce nei confronti di chi si ribellava a questi comportamenti, di cui il denunciante risulterebbe testimone diretto
A questo punto, la palla passa alla società, che solo questa mattina avrebbe appreso il fatto dal quotidiano nazionale, si attende ora un comunicato da parte della compagine stessa, che si metterà a disposizione della Procura Federale per gli approfondimenti del caso e, soprattutto, per verificare se tali prove audiovisive siano concrete o prive di ogni fondamento.
Questo è l’ennesimo guaio a carico della società gallurese, che da dieci mesi a questa parte ne ha viste di tutti i colori. Questo fatto – inoltre – non contribuisce assolutamente a distendere il clima sportivo attorno alla squadra, tanto più che sabato, alle ore 14:00, al B. Nespoli, è di scena la prima in classifica, la Paganese. Puntuale il comunicato stampa della società che scrive così: ”
COMUNICATO STAMPA
Data: 16/10/24 Ore:13:11
La società Olbia Calcio, preso atto dell’indagine della procura federale per mezzo stampa prende le distanze da qualsiasi accusa di comportamenti illeciti evidenziati nell’articolo di Repubblica di questa mattina.
Inoltre comunica che al momento non ha ricevuto nessuna comunicazione in merito dalle autorità competenti quindi nelle prossime ore contatterà la procura federale e si renderà disponibile per collaborare affinché venga fatta luce su una vicenda grave ed inaccettabile per un club internazionale che punta su giocatori e staff provenienti da tutto il mondo.
Qualora fossero accertate responsabilità da parte di tesserati o collaboratori, la società come parte lesa prenderà tutti i provvedimenti necessari in ogni sede possibile, se invece tali accuse risultassero false ed infondate, Olbia Calcio perseguirà i responsabili in ogni sede possibile Civile e Penale”.