Il Corpo forestale e di vigilanza ambientale dell’Ispettorato di Tempio Pausania ha messo in campo una strategia a tenaglia negli ultimi giorni, intensificando i controlli dall’alba al tramonto. I reparti delle Basi logistiche navali di Olbia e Palau, insieme alla Stazione forestale di La Maddalena, hanno battuto palmo a palmo le zone più a rischio del territorio olbiese e della Gallura.
Nel mirino sono finite località di grande fascino come Punta Rossa e la Spiaggia del relitto nel Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, oltre a diversi tratti costieri nei comuni di Aglientu, Palau, Arzachena e Olbia. Proprio qui gli agenti hanno sorpreso turisti di nazionalità tedesca, francese e italiana intenti a campeggiare abusivamente.
Le violazioni contestate fanno riferimento all’articolo 22 della Legge regionale numero 16 del 2017 che tutela il patrimonio ambientale dell’isola. Tende montate sull’arenile, autocaravan parcheggiati nelle pinete, attrezzature da campeggio sistemate in zone demaniali: un quadro che si ripete ogni estate e che le autorità sono determinate a contrastare.
L’operazione rientra nella più ampia strategia del Corpo forestale per proteggere gli ecosistemi costieri della Sardegna. Durante la stagione primaverile ed estiva questi ambienti subiscono pressioni enormi a causa del turismo di massa. Il campeggio selvaggio rappresenta una delle minacce più serie perché provoca il compattamento del suolo forestale e dell’arenile, compromettendo la vegetazione e gli habitat naturali.
I controlli proseguiranno per tutta l’estate con l’obiettivo di educare i turisti al rispetto dell’ambiente e scoraggiare comportamenti che danneggiano il patrimonio naturale dell’isola. Il territorio di Olbia e della Gallura punta a un turismo sostenibile che sappia coniugare l’accoglienza con la tutela di paesaggi unici al mondo.