Ancora un attentato. Il terzo nei confronti di Giovanni Azara, guardia zoofila residente a Berchiddeddu. Il 30 agosto fu bruciata la sua auto, il 15 settembre vennero incendiate le auto della moglie e del suocero e questa notte lo stesso destino è toccato a una Jeep Grand Cherokee di un amico che gliel’aveva prestata.
Questa volta, oltre alla tipologia dell’attentato, simile ai precedenti (per tutti è stato usata benzina), spunta anche un filmato registrato dalle telecamere piazzate appositamente in cui si vede un uomo incappucciato che sparge liquido infiammabile sulla Jeep con una tanica.
Benzina che accelera rapidamente l’azione delle fiamme che non dà tempo ai Vigili del Fuoco di evitare i danni. E così anche il Grand Cherokee subisce la stessa indelebile sorte delle tre auto precedenti.
Continuano, dunque, le indagini dei Carabinieri di Olbia mentre il cerchio si stringe intorno a questo spietato attentatore che non ha avuto alcun riguardo neanche per un’auto prestata da un amico all’uomo che inequivocabilmente odia.
Un attentatore che colpisce pur sapendo della presenza di telecamere e per questo è possibile che utilizzi un esecutore. Di certo se inizialmente si poteva ipotizzare un avvertimento, ora la posta in gioco si è drammaticamente alzata e non accenna ad attenuarsi costringendo Azara e i familiari a vivere nel terrore.