PORTO CERVO. Con i suoi 160 metri, 80 cabine per l’equipaggio e 48 suite per gli ospiti, il Blue da un paio di giorni solca le onde della Costa Smeralda e si muove verso il mare di Golfo Aranci. Nuovissimo, battezzato quest’anno, è l’ultimo gioiello supertecnologico dello sceicco Mansour Al Nahyan, membro della famiglia reale di Abu Dhabi. Patrimonio personale: 38 miliardi di dollari.
Da quando in Costa sono spariti i russi sotto l’embargo della Comunità europea, sono ritornati in massa i “nemici” di sempre: gli arabi. D’altronde la Costa Smeralda, specie nei primi anni, è stata una sorta di colonia sul Mediterraneo di emiri e sceicchi.
Il principe Mansour, che non si fa mancare nulla, possiede anche un jet privato che non somiglia troppo a un Cesna. Si tratta, infatti, di un Boeing 787 Dreamliner. Valore: 230 milioni di dollari. Un giocattolo rispetto al Blue che vale tre volte tanto: 600 milioni di dollari.
Tra loro, i reali arabi, giocano da sempre a chi ce l’ha più lungo. Per questo, nella gara tra fratelli, Mansour batte Abdulla che, con il suo Opera non va oltre i 146 metri. Tristezza.
Mistero assoluto sulle dotazioni del Blue che, a leggere le riviste specializzate, sembrerebbe oggetto di un rigidissimo embargo mediatico voluto dallo sceicco che avrebbe imposto ai suoi ospiti il divieto di scattare persino un selfie. Una vera disdetta non poter usare i telefonini, pena il taglio di una mano! Scherzi a parte non si può negare che per i fanatici di Instagram sia una vera disgrazia: essere a bordo di un mega yacht come il Blue e non poterlo dimostrare con gallery e american smiles. Sofferenza!