“Pur non facendo parte del gruppo storico dei mitilicoltori di Olbia, è da oltre 20 anni che con qualche amico mi dedico, anche se a livello amatoriale, alla raccolta di frutti di mare nel Golfo di Olbia. Eravamo convinti che prima o poi quello sarebbe diventato il nostro lavoro, ci eravamo proposti di mettere su una cooperativa. Ma non avevamo fatto i conti con la Regione, che di concessioni non ne rilascia, credo da oltre 20 anni. Eppure ci sarebbero bastati 3 o 4.000 mq di mare libero e “classificato”.
Avevamo anche individuato l’area, ma nel frattempo arrivarono i bandi europei. Volevamo prepararci a partecipare ma il commercialista ci ha raggelati: il bando riguarda un unico lotto (tutto il Golfo)!
Gli chiedo allora se, creando la cooperativa avremmo avuto le carte in regola per chiedere di entrare nel Consorzio che ad Olbia si stava costituendo.Manco a parlarne: “anche se dovessero accettarvi – ci risponde – la cooperativa per poter esercitare l’attività ha bisogno delle Concessioni a proprio nome!”
Provo ad osservare: le cooperative inserite nel Consorzio creato recentemente ad Olbia sono in attività? Rapido riscontro alla Camera di Commercio e scopriamo che sono quasi tutte inattive. Allora? Mi risponde con altrettanta sicurezza: le cooperative inattive dovranno essere “liquidate,” se non vorranno buttar via molti soldi e, ciò che è peggio, i soci per lavorare all’interno del Consorzio dovrebbero diventare soci ” lavoratori”!
Come dire, che, se noi dobbiamo continuare a…sognare, alcuni degli “storici” mitilicoltori dovranno addirittura rinunciare alla loro azienda!
Ma non sarà che l'”interrogazione” in Regione sottintendeva queste cose e che forse si stava suggerendo di suddividere quelle aree in modo diverso per diminuire il rischio di assegnare un’unica concessione “a gente di fuori”, mandando a casa noi e molti dei mitilicoltori storici di Olbia?”
Antonello Fadda, Olbia