ARZACHENA. Sono state assegnate anche quest’anno le Bandiere Blu, il riconoscimento attribuito dalla FEE (Foundation for Environmental Education) a spiagge e approdi turistici sulla base di criteri che mettono in evidenza l’educazione ambientale, la qualità delle acque, la gestione ambientale, i servizi, la sicurezza e la partecipazione sociale.
A livello nazionale 256 comuni ottengono il prestigioso riconoscimento, mentre la Sardegna guadagna la certificazione eco-label per 16 località costiere, posizionandosi al settimo posto nella classifica delle regioni.
La Gallura conquista la Bandiera Blu in diversi comuni: Badesi, Trinità d’Agultu, Santa Teresa Gallura, La Maddalena, Palau e San Teodoro. Non riceve nessuna certificazione Arzachena, a sorpresa esclusa dall’assegnazione dei marchi eco-label che premiano la sostenibilità. Rimane al palo il Comune della Costa Smeralda, sul quale non viene issata alcuna bandiera, nonostante le sue celebri e rinomate spiagge che attraggono ogni anno migliaia di visitatori.
È bene precisare che la Bandiera Blu non premia solo la bellezza e il fascino di spiagge e approdi turistici ma promuove, come specificato nel regolamento, “una conduzione sostenibile del territorio attraverso una serie di indicazioni che mettono alla base delle scelte politiche, l’attenzione e la cura per l’ambiente”.
I criteri di educazione ambientale comprendono un minimo di cinque attività di educazione ambientale offerte ogni anno e promosse ai bagnanti; informazioni sulla qualità delle acque di balneazione; elementi naturali ed ecosistemi locali; mappe delle spiagge con indicazione dei servizi e codici di condotta relativi alla normativa vigente sull’uso degli arenili.
Le spiagge devono rispettare pienamente i requisiti di campionamento e frequenza relativamente alla qualità delle acque di balneazione, gli standard ed i requisiti di analisi relativamente alla qualità delle acque di balneazione, così come i parametri microbiologici relativamente a escherichia coli e agli enterococchi intestinali.
I criteri di gestione ambientale impongono invece una serie di requisiti da rispettare tra cui: la vegetazione algale o i detriti naturali che devono essere lasciati sulla spiaggia, laddove devono essere disponibili cestini per i rifiuti e contenitori distinti per la raccolta differenziata.
Sulle spiagge devono essere presenti un adeguato numero di servizi igienici o spogliatoi e lo smaltimento controllato delle acque reflue. Gli habitat marini e presenti in prossimità della spiaggia devono essere monitorati costantemente.
Per quanto riguarda i servizi e la sicurezza, un numero adeguato di personale di salvataggio deve essere disponibile sulla spiaggia, così come l’equipaggiamento di primo soccorso e una fonte di acqua potabile. Almeno una spiaggia Bandiera Blu per ogni comune deve inoltre avere accesso e servizi per disabili fisici.
I criteri evidenziati mettono in evidenza servizi che in alcuni casi sono specifici e peculiari degli stabilimenti balneari, e questo spiega il primato della Liguria, che ottiene la Bandiera Blu per 33 località.