CAGLIARI. Per la prima volta sei associazioni dei balneari unite, sono state ascoltate in Regione per rappresentare il proprio dissenso contro l’emendamento governativo che intende mandare a bando le concessioni demaniali di tutta Italia. Un lavoro non semplice quello dell’unità ma che ha permesso la realizzazione di un documento condiviso dai balneari e dall’interno consiglio regionale della Sardegna. Tanti gli Interventi dei politici durante l’incontro. Tutti concordi nel tutelare le famiglie sarde: dal m5s al Pd, Fdi, Fi, Lega e Psdaz.
Il presidente Pais e l’ssessore Sanna (delegato dal Presidente Solinas per l’occasione), hanno accolto, assieme a tutti i capigruppo di maggioranza e opposizione, le istanze dei presidenti delle associazioni riunite in una delegazione unica guidata nella tutela legale, dall’avvocato demanialista Vincenzo Cellamare.
La delegazione ha presentato un documento di 20 pagine in cui si sottolineano i punti salienti a tutela delle 1200 famiglie di balneari sardi contro il bando delle concessioni previsto da un emendamento che non tiene conto delle peculiarità sarde.
Obiettivo del documento è quello di esser sostenuto dalla Regione Sardegna nella conferenza Stato Regione non appena ci sarà la prossima convocazione con il Governo.
Lo stesso assessore Sanna, recependo la nota unitaria, ha ribadito l’impossibilità di portare a termine la mappatura del demanio marittimo, del demanio lacuale e demanio fluviale della Sardegna entro il 31 dicembre 2023,
La delegazione composta da Federbalneari Sardegna (Claudio Maurelli), Fiba Confesercenti Sassari Gallura (Francesco Pedrini e Francesco Gambella), Insieme Unidos (Andrea Pascalis), Borghi Turistici Sardegna (Paride Asuni) e Assormeggi Sardegna, ha chiesto la continuazione di un tavolo permanente Regionale, allargato anche alle associazioni minoritarie in termini di rappresentanza a tutela dell’intero comparto che per il 98% è a conduzione famigliare. Anche qui, richiesta accordata dal Consiglio Regionale.